Genova – Continuano 24 ore su 24 i lavori per l’ampliamento del nodo ferroviario tra Brignole e Principe e non si placano gli animi dei residenti del quartiere di Castelletto che da settimane devono convivere con il rumore delle trivelle sette giorni su sette.
Una situazione di difficoltà che coinvolge numerosi abitanti della zona e che va avanti oramai da diversi mesi, rivelandosi insostenibile vista la mancanza di ore di silenzio.
All’inizio di ottobre sono arrivate le prime denunce di quanto stava accadendo: rumore continuo giorno e notte avvertito negli appartamenti della zona compresa tra corso Magenta e corso Solferino.
“Pensavamo fossero i vicini, intenti in qualche lavoro in casa” hanno raccontato alcuni cittadini, salvo poi ricredersi quando il rumore è proseguito ininterrottamente per diversi giorni.
Dopo i primi tentativi di avere informazioni su quanto stava accadendo nel quartiere, a cui non hanno fatto seguito risposte esaustive, sono arrivati gli esposti dei residenti che si sono rivolti all’Ufficio acustica del Comune di Genova per vedere attivate della azioni di mitigazione circa le emissioni sonore del cantiere.
Gli esposti hanno messo in moto ARPAL per verifiche e sopralluoghi disponendo, tramite il COCIV, azioni per la limitazione del disturbo.
Ma a oggi la situazione non pare migliorata in maniera sostanziale.
In tanti hanno notato il posticipo dell’avvio del cantiere nel fine settimana ma i rumori delle escavatrici vanno avanti senza sosta.
I residenti, contattati alcune settimane fa, ci avevano spiegato: “Abbiamo più volte chiesto che ci venga dato un termine per i lavori. Non stiamo sostenendo che non si debba proseguire con il cantiere, chiediamo solo di poter vedere rispettate le ore di silenzio per poter riposare la notte”.
Il cantiere per l’ampliamento del nodo ferroviario, affidato quest’estate al Consorzio Cociv e riavviato dopo oltre un anno e mezzo di fermo, si trova attualmente nella zona compresa tra villa Gruber e piazza Manin.
I cantieri riguardano le gallerie Colombo e San Tommaso e, stando al cronoprogramma pubblicato sul sito di Regione Liguria, i lavori dovrebbero avere una durata complessiva di 30 mesi.