Genova – Il ministro della Salute Roberto Speranza questa mattina illustra al Senato le disposizioni e l’andamento epidemiologico del Coronavirus in Italia.
“Il Governo attraverso le mie ordinanze si è assunto le responsabilità di scelte difficili ma necessarie” così ha esordito il ministro spiegando le scelte delle ultime settimane.
“Senza queste scelte sarebbe impossibile mettere la curva sotto controllo e la pressione sulle strutture ospedaliere diventerebbe insostenibile. L’insieme delle misure adottate iniziano a dare risultati incoraggianti. Tutto lascia prevederebbe il prossimo monitoraggio dovrebbe confermare la discesa dell’Rt passato in queste settimane da 1,7 a 1,08”.
Sempre facendo il punto sulle scelte adottate e future, Speranza ha proseguito: “Scelte difficili ma necessarie, dettate da valutazioni scientifiche. L’obiettivo è piegare la curva senza un lockdown generalizzato. Modulare proporzionalmente le misure da adottare appare capace di appiattire la curva senza dover bloccare l’intero Paese con le conseguenze sociali ed economiche che questo comporterebbe. C’è bisogno ancora di qualche settimana di sacrifici e poi di una cura di mantenimento. L’onda resta ancora alta e la nostra navigazione continuerà a essere difficile. Se abbassiamo la guardia, la terza ondata è dietro l’angolo”.
In aula il ministro ha poi illustrato il piano strategico per la distribuzione dei vaccini anti Sars-Cov-2.
“Dopo le parole crude che ho utilizzato per evidenziare i tanti rischi – ha spiegato Speranza – mi preme evidenziare un chiaro messaggio di speranza, dopo mesi difficilissimi il messaggio di fondo che voglio rivolgere è un messaggio di ragionata fiducia.
Dentro la tempesta che stiamo vivendo finalmente vediamo un approdo, abbiamo una rotta chiara.
Appare probabile che a partire da gennaio avremo i primi vaccini e progressivamente saremo in grado di vaccinare sempre pi italiani.
Siamo stati i primi in Europa insieme a Francia, Olanda e Germania a lavorare per i vaccini.
Serve ancora prudenza. Al momento, mentre vi parlo, nessun vaccino è stato approvato né dall’EMA né dall’agenzia statunitense ma i segnali che arrivano dagli studi sono incoraggianti e ci hanno postato a definire il piano strategico per la distribuzione dei Vaccini.
Al momento non è intenzione del governo disporre l’obbligatorietà alla vaccinazione, nel decorso della campagna valuteremo l’adesione dei cittadini cercando di raggiungere il più velocemente possibile l’immunità di gregge.
Oggi più che mai serve il contributo di tutto per affrontare la fase dche stiamo vivendo. Sono sacrifici che hanno un tempo di fine che ci porteranno verso la fine.
Dobbiamo compiere ogni sforzo per non far coincidere la campagna di vaccinazione con una nuova fase del Covid-19.
Dobbiamo evitare di arrivarci con i presidi ospedalieri in difficoltà e con il personale impegnato nella lotta al Covid.
La piena riuscita della campagna di vaccinazione deve rappresentare un obiettivo di tutto il paese e su questo tema la classe politica deve essere unita. Seve un grande patto paese. non c’è maggioranza e opposizione mas gli italiani e il loro diritto alla salute.
Il primo asse è l’acquisto del vaccino centralizzato e somministrato gratuitamente a tutti gli italiani.
Il vaccino è un bene comune, un diritto che va assicurato a tutte le persone indipendentemente dal reddito e dal territorio. Nessuna diseguaglianza sarà ammissibile.
l’Italia ha opzionato 202milioni573mila dosi di vaccino, dotazione sufficientemente ampia per poter vaccinare tutta la popolazione e conserve dosi di sicurezza.
Abbiamo sottoscritto tutti i contratti che l’Unione Europea ha formalizzato. Non vogliamo correre il rischio di non avere vaccini efficaci o quelli non approvati.
Questo meccanismo europeo dei vaccini è stato proposto e favorito dall’Italia.
I vaccini saranno distribuiti nel primo trimestre del 2021.