Sarzana (La Spezia) – Prestava denaro a tassi da usuraio l’uomo di 62 anni a cui gli agenti della Guardia di Finanza hanno sequestrato beni e denaro per un valore complessivo di 5 milioni di euro.
La misura di prevenzione, proposta dalla Direzione Distrettuale antimafia di Genova ha interessato una lussuosa villa e un complesso aziendale a Sarzana, avente come attività il commercio all’ingrosso e al dettaglio di materiale da costruire, nonché autovetture e altre disponibilità finanziarie.
L’operazione, denominata Agrodolce 2 è stata portata avanti dal Gruppo dei finanzieri della Spezia insieme alla DDA di Genova e ha visto l’applicazione del decreto emesso dal Tribunale di Genova per la misura di prevenzione patrimoniale a cui ha fatto seguito il sequestro dei beni.
Il 62enne è stato più volte denunciato all’Autorità Giudiziaria spezzina per la commissione dei reati di usura, tentata estorsione, trasferimento fraudolento di beni e valori e detenzione illegale di armi da fuoco e munizionamento, nonché per furto, minaccia a pubblico ufficiale, calunnia, inosservanza agli obblighi imposti dall’autorità e violazioni alle leggi in materia di pubblica sicurezza.
In particolare, le investigazioni condotte in un primo tempo dal Gruppo della Guardia di Finanza di La Spezia avevano accertato plurimi episodi di usura, perpetrati a partire dall’anno 2010, con l’applicazione di tassi fino al 200%.
Le successive indagini patrimoniali hanno consentito di rilevare evidenti incongruenze tra i redditi conseguiti lecitamente e dichiarati dall’indagato e dal suo nucleo familiare e, invece, gli asset patrimoniali al medesimo riconducibili, tanto da poter ragionevolmente ritenere che quella famiglia conducesse un tenore di vita sostenuto abitualmente dai proventi di attività delittuose.
Questo fatto, unitamente al delinearsi dell’indagato come “soggetto socialmente pericoloso”, alla luce del curriculum delinquenziale, contraddistinto da usura e estorsioni, ha consentito di pervenire al provvedimento di prevenzione patrimoniale: un congelamento di aziende ed immobili in parola, ora messi a disposizione di un amministratore giudiziario.
Il provvedimento odierno si sovrappone a quello già eseguito nel 2016, emesso dall’Autorità Giudiziaria spezzina nell’ambito dei menzionati procedimenti penali, a conferma della pericolosità sociale del soggetto che ha continuato a manifestarsi con episodi di intimidazione, minacce e violenza.