Genova – Nuovo sciopero dei riders che operano le consegne a domicilio del cibo in delivery. A partire dalle 18,30 i lavoratori si fermeranno con un presidio in piazza De Ferrari.
A rischio tutte le consegne a domicilio di piatti e prodotti che si appoggiano alle piattaforme di delivery.
Lo sciopero è organizzato dalla Camera del Lavoro di Genova, insieme alle categorie Cgil di Nidil, Filt Filcams che sostengono la mobilitazione nazionale dei riders proclamata per oggi venerdì 26 marzo 2021.
Secondo i sindacati, durante la fase pandemica le aziende del food-delivery hanno visto aumentare a dismisura i propri fatturati senza che ci sia stato alcun miglioramento contrattuale e lavorativo per i riders, lavoratrici e lavoratori che, fin dalla dichiarata emergenza sanitaria, sono diventati essenziali.
Il 15 settembre 2020 è stato firmato da Assodelivery (l’associazione padronale del food delivery alla quale aderiscono Deliveroo, Glovo, SocialFood e Uber Eats) e UGL un contratto per i riders che regolamenta il pagamento a cottimo e di fatto nega l’accesso ai diritti del lavoro subordinato, in quanto i riders sono considerati esclusivamente lavoratori autonomi.
Gli organizzatori dello sciopero ricordano anche che la recente inchiesta della Procura della Repubblica di Milano ha posto l’attenzione sull’estrema precarietà di questi lavoratori e sui diffusi comportamenti “illeciti” da parte delle aziende. L’indagine ha portato alla predisposizione di verbali in cui si prevede la ricostituzione di rapporti di lavoro di oltre 60 mila lavoratori a livello nazionale.
Le aziende stanno facendo ricorso contro il provvedimento e la Cgil è disposta a dare tutta l’assistenza necessaria ai lavoratori interessati.
L’inchiesta della Procura di Milano conferma ciò che da anni la Cgil rivendica: i riders devono avere diritto a tutele contrattuali effettive. Ai riders vanno riconosciuti i diritti derivanti dal rapporto di lavoro subordinato, devono essere tutelati e con un monte ore garantito; lavoratrici e lavoratori del settore devono avere una retribuzione oraria congrua (agganciata al Contratto nazionale della Logistica e Trasporti) che tenga in considerazione anche i tempi di attesa oltre ad un pacchetto di diritti irrinunciabili, quali malattia, ferie, tfr e permessi studio.