Genova – “Sempre gli stessi discorsi”. Così l’assessore del Municipio Bassa ValBisagno, Oriana Cipparoli, liquida le polemiche sull’edificio abbandonato che da anni si trova nel degrado più assoluto, a poche decine di metri tra l’asilo “quartiere Camoscio” e la scuola elementare “Fanciulli”, a Marassi.
Una questione che allarma molto le famiglie dei bambini che frequentano i due istituti visto che l’edificio cade a pezzi, è meta di sbandati di ogni genere e recentemente è stato dato alle fiamme creando allarme sociale per la possibile presenza di amianto nei materiali da costruzione.
Secondo l’assessore, infatti, la preoccupazione legittima dei genitori e dei residenti non sarebbe giustificata e il ripetersi degli interventi sulle pagina social del quartiere sarebbero “sempre gli stessi discorsi”.
Scrive infatti l’assessore Oriana Cipparoli su Facebook: “Ma è normale che ciclicamente e in tempi ravvicinati escano sempre gli stessi discorsi?
Sull’amianto è stato ripetutamente detto, anche in consiglio municipale, e sul progetto immininente anche (errore presente nel post originale, ndr)”.
Il progetto di cui l’assessore parla è in realtà “superato” da uno nuovo.
LiguriaOggi è in grado di anticipare che non sarà più finanziato da Unione Europea ma dal Comune di Genova e dal Miur, rispettivamente per il 40 e 60% del costo complessivo.
La nuova versione prevede la demolizione dell’edificio pericolante e dello stesso Asilo “quartiere Camoscio” a partire da questa estate, per realizzare un nuovo polo scolastico.
Si partirà dalla demolizione dell’edificio abbandonato per poi procedere a quello dell’asilo.
La presentazione del nuovo progetto avverrà il prossimo 5 giugno, alla presenza dell’assessore al Patrimonio Pubblico del Comune di Genova, Pietro Piciocchi, che segue personalmente la vicenda.
La presentazione avverrà in streaming video per consentire a tutta la popolazione di seguire quanto deciso e presentato.
Una scelta di trasparenza che avrebbe evitato dichiarazioni improvvide dell’assessore Cipparoli.
Ad ogni modo la colpa di chi si preoccupa per la salute dei suoi figli e per quella dei bambini che vivono nel quartiere, sarebbe quella di ricordare all’assessore e alla civica amministrazione che da anni (decenni) esiste un edificio abbandonato che prima era una scuola e poi ufficio affissioni del Comune ed infine una pubblica assistenza, che cade letteralmente a pezzi, ha le vetrate in frantumi, è circondato da un muro raffazzonato, costruito con paratie metalliche che lo fanno sembrare una favela brasiliana e recentemente è stato dato alle fiamme (articolo qui) e parti della copertura minacciano quotidianamente di cadere in testa ai passanti – mamme e papà con bambini in tenera età (articolo qui) che entrano ed escono dal locale asilo.
Preoccupazioni che, secondo l’assessore Cipparoli, evidentemente sono “inutili” visto che, sempre a suo dire, la questione sarebbe ormai in risoluzione visto che il Municipio ne ha parlato e il Comune ha un progetto e diverso tempo fa sarebbe stata fatta una “analisi” che non è stata diffusa alla cittadinanza e che ora è oggetto di una specifica richiesta da parte dei residenti.
“Vogliamo sapere se nell’edificio c’è presenza di amianto oppure no – spiegano i genitori degli studenti – e vogliamo sapere se questa analisi è precedente o successiva all’incendio divampato nei locali e che potrebbe aver compromesso la stabilità di materiali che lo contengono. Ogni giorno ci sono centinaia di bambini che frequentano scuola e asilo vicino a quel rudere e ci sembra fuor di discussione che si possano pretendere tutte le informazioni necessarie a tranquillizzare tutti”.
La presenza dell’edificio abbandonato stride anche con il recente recupero di parte dei luoghi voluta dal presidente Massimo Ferrante.
Un terreno abbandonato è stato trasformato in un centro cinofilo molto apprezzato, un altro è stato convertito ad area per i cani e un parco pubblico sorto in un ex parco macchine Amiu è ora un’oasi di pace per famiglie con bambini piccoli, recentemente dedicata al poeta Sanguineti e curata quasi maniacalmente da alcuni volontari.
“Quell’orrore deve essere abbattuto al più presto – spiegano ancora i genitori – e l’area bonificata dai materiali. Non è degno di un paese civile che ogni giorno i bambini debbano convivere con quell’orrore e si debba rischiare una tragedia ad ogni passaggio. Chi ha le responsabilità deve mobilitarsi invece di commentare su Facebook come un despota che si permette di mettere a tacere chi denuncia degrado e pericoli”.
Il presidente del Municipio Bassa ValBisagno, Massimo Ferrante segnala che mercoledì 5 giugno, alle ore 9.00 la Commissione Municipio e l’assessore comunale Pietro Piciocchi si incontreranno per la presentazione ufficiale del progetto.
La commissione sarà trasmessa in streaming e LiguriaOggi la trasmetterà sui suoi canali social e su questa pagina-articolo
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