L’Italia batte la Spagna ai rigori e passa il turno verso la finale ma gli italiani dimenticano prudenza e precauzioni e dopo aver guardato la partita nelle piazze e nei dehor senza indossare le mascherine, si precipita a festeggiare con feste e cortei rigorosamente “a rischio”.
E’ bastato assistere alle scene di giubilo e ai doverosi festeggiamenti, ieri sera, per accorgersi che qualcosa non sta funzionando nei principi di precauzione e di auto tutela invocati da chi, ormai da quasi 10 giorni ha autorizzato il “liberi tutti” dopo l’emergenza covid.
Il numero delle mascherine indossate era ridotto al minimo, le distanze di sicurezza dimenticate e gli assembramenti sotto gli occhi di tutti e senza il minimo controllo da parte delle forze dell’ordine preposte a sorvegliare il corretto comportamento dei cittadini.
Il “potere” del Calcio che sembra non tenere conto dei basilari principi di precauzione che potrebbero velocemente rigettare il Paese nel baratro di una nuova ondata di pandemia.
Il numero dei vaccinati è ancora basso – solo un ligure su tre ha completato il ciclo vaccinale – ed in piazza c’erano per lo più i giovani che in minima parte sono coperti dalla vaccinazione anti-coronavirus