Genova – “A una settimana dall’avvio della manifestazione, non c’è ancora trasparenza sui costi di Genova Jeans”. A denunciarlo il capogruppo del Partito Democratico in Comune, Alessandro Terrile che cerca da settimane di avere dettagli dagli organizzatori riguardo le spese fatte ma, soprattutto, sulla provenienza del denaro che verrà usato per pagare i costi della manifestazione.
“Nonostante le ripetute richieste depositate già da inizio agosto – denuncia Terrile – i documenti ufficiali non sono stati consegnati ai consiglieri comunali”.
Secondo quanto risulta al consigliere comunale “la delibera di Giunta Regionale n.696 del 30.7.2021 indica che il budget della manifestazione ammonta ad Euro 1.248.897,32.
Oggi in Commissione Consiliare ci è stato distribuito un documento che ridurrebbe i costi a 820.000 Euro. Ma i conti non tornano”.
“Nella voce entrate il contributo a carico del Comune sarebbe di Euro 180.000 – spiega Terrile – Ma due delibere di Giunta Comunale, la n. 301 del 24.12.2020 e la n. 179 del 14.07.2021, stanziano già complessivi 500.000 euro.Senza contare i 150.000 euro stanziati con la delibera di giunta comunale n. 177 dell’8 luglio 2021 necessari a ristrutturare il quarto piano dell’edificio Metelino.Dove sono finiti quei denari?”.
Secondo la denuncia di Alessandro Terrile “non si capisce come a fronte di un moltiplicarsi del budget (a dicembre 2020 i costi erano stimati in Euro 550.000) si siano ridotti i contributi provenienti da sponsorizzazioni e privati. Nel preventivo del 2020 era previsto un contributo della Compagnia di San Paolo di 100.000 che si è’ dimezzato a 50.000.
Era previsto un contributo da crowdfunding, merchandising e bigliettazione di 100.000 dimezzato a 50.000″.
A soprendere i consiglieri di minoranza che chiedono spiegazioni sull’evento anche la circostanza, emersa in Commissione consiliare, che il marchio Genova Jeans rimane di propriotà di un soggetto privato, il Comitato Promotore, nonostante la generosità degli enti pubblici che finanziano per oltre l’80% la manifestazione.
“E’ stato peraltro confermato che alcuni dei soci promotori sono anche fornitori dell’iniziativa – spiegano al PD – Alla faccia dell’ente senza scopo di lucro”.
“E’ infine stato chiarito che alla kermesse parteciperanno solo due aziende produttrici: Diesel e Candiani – prosegue Terrile – Insomma, non è solo il preventivo faraonico a preoccupare, ma soprattutto la fuga degli investitori privati. Che vuol dire una limitata attrattività dell’evento, i cui costi rimarranno a carico dei cittadini genovesi”.
Qui sotto è possibile ascoltare l’intera riunione della Commissione consiliare in cui si è discusso l’argomento: