Genova – Assunzioni di personale per le cure, fondi per gli enti privati che possono offrire servizi in regime di convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale e l’impegno a risolvere tutti i 1200 casi di bambini disabili in lista di attesa per le cure previste entro il 2022.
Anche il programma TV Striscia la Notizia si occupa della triste vicenda delle migliaia (1200 solo in provincia di Genova) di bambini che attendono da oltre un anno di poter veder riconosciuto il loro diritto alle cure mediche che potrebbero dar loro un futuro meno gravoso e complicato. Una denuncia lanciata a più riprese dal Comitato dei genitori che si batte, con presidi, proteste e manifestazioni, affinché la Regione Liguria affronti con decisione il problema della carenza di offerta di medici specializzati e operatori in grado di fornire cure adeguate e gratuite già previste dal Sistema Sanitario Nazionale ma che, in Liguria, non riescono a ricevere.
Liste di attesa che, in alcuni casi, arrivano ad anni e che rappresentano un “caso” della massima gravità poiché, soprattutto se prese in tempo, nell’età dell’infanzia, molti dei disturbi che provocano disabilità – come nel caso dell’autismo – possono essere affrontati con cure e terapie in grado di ridurre in modo molto forte i problemi dei ragazzi e, in molti casi, addirittura consentire una vita quasi normale nel futuro.
Una situazione che sta distruggendo psicologicamente ed economicamente centinaia di famiglie visto che i servizi privati esistono e sempre più spesso le famiglie, pur di permettere le cure ai figli, preferiscono indebitarsi pur di garantire questa opportunità ai loro figli.
Ci sono casi, denunciati dal Comitato dei familiari dei disabili, di famiglie che rischiano di perdere la casa, il lavoro, o che hanno genitori costretti alla fame, pur di garantire cure private ai ragazzi.
La trasmissione Tv Striscia la Notizia si è occupata del caso nella serata di ieri e dopo aver sentito le denunce di molti genitori, ha strappato al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, la promessa ad assumere a brevissimo (entro marzo si è ipotizzato) tutte quelle figure professionali mancanti che potranno coprire i posti vacanti e, di conseguenza, azzerare i tempi di attesa che il Sistema Sanitario Nazionale non prevede e condanna.
Un impegno anche a finanziare l’azzeramento delle liste di attesa non sono con i due milioni e mezzo già stanziati dall’attuale Bilancio regionale ma anche con i 5 milioni che la Regione Liguria deve pagare ad un ente sanitario che si è offerto di rinunciare al credito se il denaro verrà utilizzato per questo scopo.
Una scelta che la Regione Liguria non ha voluto fare nell’attuale Bilancio (con voto negativo ad un emendamento appositamente scritto e presentato dall’Opposizione).
Ora la trasmissione Striscia la Notizia ha preso appuntamento con il presidente Toti per fine marzo per verificare lo stato di avanzamento della questione.
Il Comitato di cui è portavoce Marco Macrì, padre di un ragazzo con questi problemi, vigilerà affinché la promessa venga effettivamente mantenuta.