Genova – Continuano i lavori per il nodo ferroviario e monta sempre di più la protesta dei cittadini di alcune zone di Castelletto che devono fare i conti con rumori delle trivelle giorno e notte.

Da più di un anno e mezzo, infatti, è stato avviato il cantiere per l’ampliamento della galleria san Tommaso, che collega le stazioni di Brignole e Principe e, contemporaneamente, sono iniziati i disagi con le trivelle attive anche di notte.

Numerosi sono stati gli esposti da parte dei residenti che, esasperati, si sono rivolti più volte alle autorità competenti.

Segnalazioni di lavori notturni con escavatori e trivelle, suoni registrati negli appartamenti e pareti che tremano sembrano essere all’ordine del giorno.

I primi a fare i conti con i rumori oltre il limite consentito sono stati i residenti nella zona intorno a Villa Gruber.

Da qualche mese il cantiere si è spostato andando verso via Caffaro ma i disagi non si sono attenuati.

“In via Caffaro non si dorme più” raccontano alcuni residenti mentre su Facebook si cerca di passarsi informazioni e organizzare la protesta.

Un disagio che tanti sottolineano è diventato insopportabile per lavori che, considerati speciali, sembra che non possano essere limitati o contrastati in nessun modo.

Da più parti i residenti interessati dal disagio hanno sempre sottolineato come le loro richieste non riguardino l’interruzione o il non avanzamento dei lavori ma il diritto al riposo che non viene garantito.

“Non esagero a dire che tremano le pareti di casa” scrive un utente ricordando gli indirizzi a cui inviare mail per gli esposti.

In una lettera arrivata alla redazione di LiguriaOggi che dall’avvio dei lavori ha dato voce ai residenti, una lettrice alla fine del 2020 raccontava: “Risiedo in corso Solferino, sono in affitto e dal mese di ottobre mi sto battendo contro le attività rumorose del nodo ferroviario. Ho presentato diversi esposti anche alla Polizia Ferroviaria e ho ricevuto tre sopralluoghi […] i primi due senza risultato perché ‘combinazione’ alle 10 di sera non lavoravano, il terzo sopralluogo ha evidenziato che il rumore è nei limiti (60/70 decibel al giorno e 35 di notte), che il Comune ha dato autorizzazione, anzi mi è stato riferito che se non lavorano h24 è solo per farci un piacere. Non riuscendo più a sopportare la situazione, con sveglia anche alle 6.00 del mattino e, a volte, lavori fino alle 4.00 di notte, sia nei giorni feriali che festivi, essendo preoccupata di un possibile lockdown essendo ancora in pandemia da Covid, mi sarebbe stato impossibile pensare di vivere e lavorare con quel rumore costante e ho deciso di affittare un monolocale a mie spese per due mesi. Mi trovo ora fuori casa e vorrei sapere quando potrò rientrare nella mia abitazione e smettere di pagare due affitti, ma nessuno sa niente. Questa situazione è quantomeno assurda”.

Questa la testimonianza “vecchia” di oltre un anno ma che, purtroppo, è ancora molto attuale.

Vi riproponiamo anche il video inviatoci da una lettrice a testimonianza dei rumori che si sentono nelle case quando il cantiere è attivo

 

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Per seguire l’avanzamento dei lavori è possibile cliccare qui e seguire le indicazioni riportate sul sito del Comune di Genova.