Genova – “Uno schiaffo a chi si è vaccinato”. Non usa mezzi termini l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore del dipartimento interaziendale regionale delle malattie infettive, per commentare la scelta del primo Consiglio dei Ministri del Governo Meloni a proposito del reintegro del personale sanitario che non ha voluto vaccinarsi e sulla decisione di anticipare al 1 novembre la scadenza dell’obbligo vaccinale anti-Covid per chi esercita la professione sanitaria. Il medico genovese in prima linea da anni contro la pandemia considera un “colpo di spugna” la decisione del Governo di cancellare i provvedimenti presi nei confronti di chi, sostenendo tesi anti scientifiche, ha deciso di non vaccinarsi.
Il pericolo, per Bassetti, sta soprattutto nel messaggio diseducativo che sembra “punire” chi, vaccinandosi, ha dimostrato il proprio rispetto per le regole anche magari con qualche timore per possibili ripercussioni per la salute.
“Alla luce del nuovo virus – ha dichiarato Bassetti all’emittente Primocanale – può aver senso, anche se io per alcuni reparti più difficili come pronto soccorso, rianimazione e malattie infettive l’avrei lasciato. Fatto così velocemente rischia di far credere che fosse un provvedimento sbagliato ma nel 2021 era fondamentale. Così è uno schiaffo in faccia a chi si è vaccinato, ossia al 95% della popolazione e al 99,3% dei medici vaccinati. I colpi di spugna non vanno mai bene”.
Bassetti si dice invece soddisfatto per la proroga dell’obbligo della mascherina in ospedali, Rsa e strutture sanitarie.
“Ha prevalso il buonsenso, è stato giusto cambiare idea di fronte alla levata di scudi dei medici. Menomale. La buona notizia è che, rispetto al passato sembra si ascoltino di più i medici”