Genova – Allarme “spugne fritte” sulla spiaggia di Voltri dove da tempo è in atto una “guerra” più o meno silenziosa tra padroni di cani e chi denuncia la pessima abitudine di lasciar sporcare il proprio animale senza poi pulire.
Nella giornata di ieri sono stati ritrovati alcuni frammenti di materiale non identificato e qualcuno teme possa trattarsi delle tristemente note “spugne fritte” usate per uccidere in modo terribile i cani ed altri animali.
La presenza del materiale è stata segnalata alle associazioni ambientaliste e alle autorità e poi rimosse ma c’è il timore che, se di trappole anti cane si tratta davvero, queste possano essere riposizionate dal malintenzionato che le ha messe la prima volta.
Secondo altri, invece, si tratterebbe di schiuma di poliuretano usata in edilizia come collante e come isolante per tubazioni.
Le foto del materiale hanno fatto il giro delle pagine social del quartiere e hanno suscitato grande allarme tra chi possiede cani e frequenta la spiaggia.
L’appello lanciato è quello di partecipare, nella mattinata di oggi, all’iniziativa lanciata dalla comunità ecuadoriana a Genova che ha deciso di mobilitarsi per ripulire la spiaggia di Voltri da ogni detrito o rifiuto abbandonato.
L’iniziativa era già programmata prima del ritrovamento ma potrebbe essere l’occasione, per gli amanti degli animali, per riunirsi e verificare sul campo la presenza di altro materiale “sospetto” da consegnare poi alle forze dell’ordine.
L’appello è ovviamente accompagnato dalla raccomandazione di seguire con attenzione anche il proprio animale e di pulire con la massima attenzione dove sporca.
Un “segnale” di sensibilizzazione anche per chi ama il proprio cane e pur condannando con fermezza ogni gesto violento contro gli animali, comprende che calpestare escrementi, magari per un bambino che gioca sulla spiaggia, non è esattamente quanto di meglio ci sia.
Dal rispetto delle regole e del prossimo deve nascere una convivenza civile e senza gesti estremi come quello che potrebbe essere stato fatto.