Arma di Taggia (Imperia) – Il movimento estremista anarchico ha rivendicato l’attentato incendiario che ha distrutto diversi camion frigorifero e uffici della Marr, l’azienda emiliana che rifornisce di generi alimentari carceri e centri di espulsione per clandestini. Si tratta della seconda rivendicazione di attentati incediari alla Marr dopo quello della sede di Anzola, in provincia di Bologna dove erano state trovate alcune molotov.
La rivendicazione – al vaglio delle forze dell’ordine – riferisce che la notte tra il 12 e il 13 novembre sono stati usati 6 litri e mezzo di benzina per colpire il deposito della Marr.
Nessun riferimento, invece, ma forse è solo questione di ore, per il successivo rogo, sempre alla Marr, del 17 novembre e sempre ad Arma di Taggia e per quello divampato solo pochi giorni fa a Carasco, nell’entroterra chiavarese, in provincia di Genova.
Nell’ultimo rogo sono stati distrutti dieci furgoni per le consegne con gravi danni per l’azienda accusata dagli anarchici insurrezionalisti di fornire pasti alle carceri dove sono rinchiusi alcuni appartenenti alla sfera anarchica movimentista.
Per gli incendi, tutti scoppiati con dinamiche fotocopia, si è pensato ad attentati di stampo malavitoso ma le recenti rivendicazioni potrebbero aprire ben altri scenari nelle indagini.