Genova – Scuole aperte ma in molti istituti di competenza comunale gli impianti di riscaldamento sono spenti. Genitori furibondi, questa mattina, in molte scuole genovesi dove sembra che i responsabili della conduzione degli impianti di riscaldamento, di competenza del Comune di Genova e della Città Metropolitana, non si sono fatti vedere e i caloriferi non funzionano.
Secondo le prime informazioni caloriferi freddi a San Desiderio, a Sturla, nel Centro Storico e a Quarto ma gli istituti “al gelo” potrebbero essere molti di più in tutta la città.
Solo pochi giorni fa le proteste degli studenti di molti istituti superiori alle prese con gli stessi problemi: caloriferi freddi, impianti guasti e temperature minime non rispettate.
A raccogliere molte lamentele Serena Finocchio, consigliera del Municipio Levante che da questa mattina ha raccolto decine di segnalazioni e le ha condivise su Facebook.
“Questa mattina – racconta Serena Finocchio – ricevo subito un messaggio da parte delle mamme di un asilo che i caloriferi sono spenti, allora mi premuro subito affinché si possa fare qualcosa, poi arriva altro messaggio di una mamma di un altro plesso e anche lì il riscaldamento non è partito. Anche dalla mia rappresentate di classe giunge un gelido messaggio ( tanto per rimanere in tema) i caloriferi sono spenti, il Comune non ha avviato il riscaldamento a scuola questa mattina. Quindi cerco di capire se è un problema del levante o se riguarda la città chiamando un po’ qua e là e purtroppo scopro che qualcuno va oggi ma due giorni fa erano al freddo, che non è solo oggi, altri invece fortunatamente hanno sempre avuto i caloriferi accesi. Insomma situazioni diverse in diversi istituti”.
“Da mamma, da cittadina, da rappresentante delle istituzioni – scrive ancora Serena Finocchio – mi domando: è mai possibile che ogni anno dobbiamo vivere con la fobia del riscaldamento se ci sarà o meno, se devono stare in classe con la giacca e il cappello oppure in canotta perché la valvola è saltata e si muore di freddo?
Ma vi rendete conto che è una situazione imbarazzante?!?
Lo sapete adesso cosa devo fare? Andare a prendere la bambina a scuola prima che gli venga la polmonite visto che di scaldare l’istituto oggi non se ne parla, ma vi sembra corretto? E’ normale che debba prendere il permesso per andare a ritirare la bambina? E chi non riesce ad andare a scuola che fa? Lo lascia gelare fino alle 16?
Vi chiedo a voi come sempre vi pare normale amministrare così una città? Con termosifoni rotti che vanno e non vanno calderine che saltano o addirittura chi si dimentica di allacciare il sistema centrale?!?”.