Chiavari – Sono stati identificati ed arrestati i rapinatori che, la notte di Capodanno, hanno aggredito e derubato due ragazze che si erano fermate al distributore h24 di via Piacenza. Si tratta di padre e figlio di 38 e 20 anni.
Domenica alle ore 4:20 del mattino due ragazze, mentre erano all’interno del locale di distributori self-service sito in via Piacenza, sono state avvicinate dai due uomini. Inizialmente il più giovane si è limitato a chiedere loro un euro per poter prelevare qualcosa, ma alla loro risposta negativa il 38enne ha estratto una pistola di colore nero e l’ha puntata prima alla testa e poi alla vita delle due giovani. I due uomini, che dai successivi controlli sono risultati essere padre e figlio, gli hanno così intimato, senza mai distogliere l’arma, di dare loro i soldi e i cellulari per poi darsi alla fuga. Le due giovani sono state raggiunte poco dopo dal gruppo di amici con cui avevano trascorso la serata che hanno subito chiamato il numero di emergenza.
All’arrivo della volante del Commissariato di Chiavari le due ragazze, ancora sotto shock, dopo essere state tranquillizzate dagli operatori, hanno fornito le notizie necessarie per avviare le indagini e hanno poi sporto denuncia presso gli uffici del commissariato.
L’accurata descrizione dei rapinatori ha permesso agli investigatori di dare loro subito un nome, in quanto già noti alle Forze dell’Ordine per numerosi precedenti di Polizia. Di fondamentale importanza per la riuscita delle indagini è stata la visione delle telecamere di videosorveglianza del Comune e del locale che ha permesso di confermare l’identità dei rapinatori e di ricostruire perfettamente i loro spostamenti dopo l’evento criminoso.
I poliziotti nel corso della stessa mattinata hanno inoltre effettuato dei controlli presso le abitazioni in cui padre e figlio, senza fissa dimora, saltuariamente si recavano per soggiornare, tra cui anche quella della madre del 38enne. L’epilogo è avvenuto proprio in quest’ultimo domicilio, dove l’equipaggio di una volante dell’ U.P.G. e S.P. ha rintracciato padre e figlio e ha ritrovato anche gli abiti utilizzati durante la rapina.
Fatta salva la presunzione di innocenza, gli uomini sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria poiché gravemente indiziati di aver commesso la rapina e accompagnati presso il carcere di Marassi, dove il fermo è stato convalidato.