Genova – Il maniaco che palpeggiava e molestava le ragazze sul bus è stato preso. A tradirlo è stato il vezzo di indossare un cappello griffato particolarmente colorato e l’abitudine di colpire su alcune linee del bus che dalla ValBisagno arrivano in centro.
Si tratta di un ragazzo di 19 anni che per mesi ha molestato diverse ragazze e ragazzine sulle linee 13 e 34 ma che sarebbe sospettato anche di almeno una aggressione sottocasa di una delle sue vittime.
Il giovane, ufficialmente un venditore ambulante, ha terrorizzato giovani e giovanissime che si recavano a scuola o al lavoro utilizzando il bus. La “tecnica” era sempre la stessa: il ragazzo saliva sui mezzi Amt restando in fondo e quando scorgeva qualche potenziale vittima entrava in azione. Si avvicinava sino a potersi strusciare sulla giovane o la palpeggiava fulmineo alle parti intime per poi allontanarsi lasciando le ragazze interdette.
In diversi casi, però, il gesto è stato poi denunciato alle forze dell’ordine che hanno raccolto un certo numero di segnalazioni tra le quali una corredata di una foto scattata dal bus mentre il ragazzo scendeva.
Ma è stata la passione del maniaco per il cappellino griffato e colorato a tradirlo perché quando i carabinieri hanno iniziato a viaggiare in incognito sui mezzi delle linee incriminate, la sua presenza è stata subito notata.
Il giovane è stato fermato e riconosciuto dalle vittime e ora dovrà rispondere di violenza sessuale poiché le normative vigenti non fanno differenza tra palpeggiamenti e atti più gravi.