Genova – Ha riaperto oggi alle ore 14, con 5 settimane di anticipo rispetto al programma di progetto, la galleria Castello I lungo il tratto di A10 compreso tra Arenzano e l’allacciamento con la A26 in direzione Genova, oggetto in questi mesi di importanti lavori di ammodernamento. L’intervento era stato avviato il 9 gennaio scorso dopo la sospensione dei cantieri per le festività natalizie, in accordo con il tavolo tecnico di confronto sulla programmazione dei cantieri con le istituzioni territoriali e il ministero. Da oggi in poi, sulla A10 nel tratto tra Arenzano e la Galleria Terrarossa sarà possibile viaggiare su tre corsie invece che su due. La galleria avrà 50 anni di “vita nuova” con il blindaggio metallico “LINEAR PLATES” che costituisce, strutturalmente, il nuovo rivestimento definitivo della galleria. Si tratta di una nuova tipologia di rivestimento a tecnologia avanzata, più performante e alla sua prima applicazione in Italia
Nel corso delle lavorazioni all’interno della Castello I si è inoltre proceduto con l’esecuzione delle attività più impattanti previste per il rinforzo strutturale della galleria Castello II, sfruttando la medesima cantierizzazione e riducendo quindi sensibilmente l’impatto sull’esercizio.
La Galleria Castello I era stata oggetto, nel 2020, di ispezione approfondita nell’ambito del piano di Assessment Gallerie messo in atto da ASPI su tutta la propria rete, a seguito della quale si era reso necessario un intervento di cosiddetto ripristino strutturale dell’opera mediante la realizzazione di un sottarco in centine per un’estensione di circa 25 m. La realizzazione di questo intervento aveva determinato un sensibile restringimento della carreggiata da 3 a 2 corsie: in ragione di ciò̀ ASPI ha identificato come prioritario l’intervento di rinnovo strutturale della galleria, per ripristinare la completa fruibilità̀ della carreggiata, prevedendo la demolizione del sottarco temporaneo e la successiva ricostruzione dei rivestimenti definitivi della galleria.
L’esecuzione di lavorazioni di questo tipo, per poter essere eseguite in sicurezza sia per l’utenza in viaggio sia per le maestranze, ha richiesto in questi mesi l’assenza di traffico nel tunnel, e la conseguente attivazione di una deviazione sulla carreggiata opposta. Per limitare al massimo i disagi, Aspi in questi mesi ha messo in campo un grande sforzo, con 30 persone impegnate a turno al giorno, macchinari con tecnologie innovative, forniture e quant’altro per dare l’opera finita regola d’arte. Una corsa contro il tempo che già il 12 febbraio scorso aveva consentito di terminare in anticipo rispetto al programma la fase più invasiva dei lavori, e di restituire al traffico due corsie in entrambi i sensi di marcia almeno nei fine settimana.
Nel dettaglio, l’intervento ha riguardato la demolizione del sottarco, la parziale demolizione del rivestimento definitivo originario costituito da calcestruzzo non armato, su tutto lo sviluppo dell’arco di calotta (piedritti e murette incluse) il tutto mediante attività di idrodemolizione, demolizione con martello demolitore e fresatura meccanica; la realizzazione del nuovo rivestimento definitivo costituito da un blindaggio in acciaio impostato su murette in calcestruzzo armato di nuova realizzazione; il rifacimento della pavimentazione; la dotazione della galleria con sistema di impermeabilizzazione dei nuovi rivestimenti, drenaggio e raccolta delle acque di infiltrazione dall’ammasso.
Al rivestimento definitivo di nuova realizzazione, secondo quanto convenzionalmente definito dalla normativa, è assegnata la cosiddetta “Vita Nominale di progetto” pari a 50 anni: significa che alla galleria è stata regalata una vita nuova di 50 anni.