Genova – Ancora dolore per i figli di Marzia Bettino la donna uccisa dal marito, Sebastiano Cannella, durante una lite per la loro separazione. Il corpo della donna sarebbe stato sepolto in una fossa comune, senza possibilità di essere recuperato ed identificato, a causa di un incredibile errore burocratico.
Mentre attendono la sentenza che dovrebbe condannare all’ergastolo il padre, 58 anni, reo confesso di aver ucciso la moglie strangolandola con una corda, i figli speravano di poter finalmente dare sepoltura al corpo della madre, bloccato in obitorio perché “a disposizione” della magistratura per eventuali accertamenti medico legali.
In realtà lo “sblocco” era già avvenuto nell’ottobre scorso e il corpo, trasferito a Staglieno, dopo un certo tempo sarebbe stato inumato. Dove, però, non è dato sapere poiché questo è il destino dei corpi avviati alle fosse comuni, senza identificazione (lapidi) e senza possibilità di sapere dove si trovino.
La notizia ha ovviamente sconvolto i figli di Marzia Bettino che, dopo il dolore della scomparsa e della tragedia dell’omicidio da parte del padre, ora scoprono che l’autorizzazione alla cremazione arriva molto probabilmente tardiva e del corpo della madre non si sa più nulla.
Ora un’indagine accerterà cosa non ha funzionato e se vi siano responsabilità nella catena di comunicazioni tra la Procura e i Servizi Cimiteriali.