Genova – L’infettivologo Matteo Bassetti infuriato contro la compagnia di navigazione Moby Lines dopo un viaggio in traghetto tra Olbia e Genova.
Sta diventando virale la clamorosa protesta del direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, divenuto celebre durante l’emergenza covid, che si è scagliato contro Moby Lines al termine di un viaggio su uno dei loro traghetti.
“Maleducazione, ritardo, sporcizia, incapacità relazionale, prezzi folli e tanta rabbia per quelle poche aziende italiane che fanno male all’immagine dell’Italia. Sono questi gli ingredienti che ho trovato stasera, con la mia famiglia, sulla Nave Aki della compagnia Moby in servizio da Olbia a Genova”. Così inizia lo sfogo di Bassetti.
“Un breve racconto: nave programmata per le 21,30 ma con un ritardo di 2 ore. Ci imbarcano alle 23, dopo aver preso la cabina (imbarazzante), saliamo al ristorante alla carta con i ragazzi, parecchio affamati, e troviamo una catena di ferro sulla porta: un cameriere ci dice che il ristorante e’ già chiuso e che, se avevamo qualche lamentela, di rivolgerci al Commissario di bordo. Mi reco quindi dal commissario di bordo che, con fare molto strafottente, si rifiuta di comunicarmi il suo cognome, dicendomi che lui si chiama Maurizio e che il ristorante è chiuso perché sono le 23 e a quell’ora chiude a prescindere da quando la nave è partita. Peccato che la nave è arrivata in ritardo di 1 ora ed è salpata alle 23… Ripieghiamo allora su una pizza al trancio: 71 euro per 9 tranci gommosi e unti, indegni di chiamarsi pizza. Per descrivere la pulizia delle cabine e la cura degli spazi comuni ho fatto direttamente alcune foto che si commentano da sole, anche perché ho finito il vocabolario. Tutti questi mirabolanti e straordinari servizi per la modica cifra di 1300 euro andata e ritorno con auto e cabina. Sulla nave viaggiano italiani, ma soprattutto stranieri. Bene questa sera, da italiano, mi sono vergognato.
Credo che, chi gestisce e conduce un servizio così scadente, dovrebbe fare altrettanto”.
In attesa della risposta della Compagnia lo sfogo, scritto di getto e dettato probabilmente anche dalla rabbia, sta facendo il giro dei social e viene ripreso da più parti anche perché questo è il periodo delle partenze per le vacanze e gli italiani che saliranno su traghetti per raggiungere i luoghi delle ferie saranno migliaia.