Genova – “Condizioni di lavoro inaccettabili nel cantiere per la costruzione dello Scolmatore del Bisagno”. A denunciarle, annunciando controlli e verifiche, la Fillea Cgil che sarebbe venuta a conoscenza della grave situazione in cui versano alcune delle maestranze operanti nella grande opera, soprattutto nell’area dei subappalti.
Secondo la Fille ci sarebbe notizia di turni di 12 ore, sette giorni su sette, senza turnazione e con possibili gravi ripercussioni sulla sicurezza del lavoro. Ma secondo il sindacato ci sarebbe anche, scarsa formazione professionale e contratti precari.
Un panorama che stride con il rispetto per la sicurezza sul lavoro invocata a gran voce dopo la strage di Brandizzo e le quotidiane morti sul lavoro.
“Ci sono arrivate alcune segnalazioni molto pesanti che stiamo approfondendo su condizioni di lavoro inaccettabili – ha dichiarato Federico Pezzoli Segretario Generale Fillea Cgil Genova e Liguria – il cantiere dello Scolmatore è una opera complessa ma fondamentale per Genova e proprio per la sua importanza chiediamo trasparenza e alle istituzioni massima attenzione”.
La Fillea Cgil chiede al Consorzio Research, a Costruire Per Genova e al Commissario Straordinario Giovanni Toti di verificare e agire immediatamente affinché il cantiere proceda le lavorazioni nella massima sicurezza e rispetto delle regole.
Alla Prefettura di Genova, invece, vista la complessità dell’opera, Fillea Cgil chiede la definizione di un Protocollo di legalità come è stato per le altre grandi opere che si stanno sviluppando sul nostro territorio, e che contempli il tema della sicurezza sul lavoro in modo da sostenere le lavorazioni e con esse le maestranze coinvolgendo tutti i soggetti preposti ai controlli.