Recco (Genova) – Il nido di vespa killer scoperto su un albero accanto alla statale Aurelia è stato neutralizzato. L’emergenza vespa velutina, terrore degli apicoltori e molto pericolosa anche per gli esseri umani per la sua aggressività, era scattata nelle scorse settimane grazie alla segnalazione di alcuni Cittadini che avevano notato l’enorme forma semi-sferica tra i rami di un albero.
Dopo i sopralluoghi e la conferma della presenza del pericoloso insetto, si è attivata la rete di volontari e di associazioni che sta combattendo – con pochi mezzi a disposizione – l’invasione e una squadra di volontari anti vespa velutina dell’associazione degli apicoltori di AlpaMiele La Spezia è intervenuta questa mattina per distruggere il nido.
Sfortunatamente non esiste ancora, in provincia di Genova, l’auspicata squadra di intervento anti velutina e il corso annunciato dalla Regione Liguria non è ancora partito e difficilmente potrà attivarsi in tempo per fermare la nuova avanzata delle vespe che stanno causando danni enormi nell’imperiese, nel savonese e nello spezzino e che, chilometro dopo chilometro sta conquistando anche il genovese.
I volontari ricevono dalla Regione Liguria un “rimborso spese” di poche decine di euro per ogni nido distrutto, somma che, spesso, non ripaga neppure dei costi di spostamento ma è grazie a loro se la velutina viene in qualche modo combattuta sul territorio sul piano della distruzione dei nidi visto che non ci sono altre “forze” in campo.
Una sottovalutazione del problema che preoccupa molto gli apicoltori, che vedono distrutto il loro lavoro, ma anche dalla popolazione che sempre più spesso, come avvenuto recentemente a Chiavari, trova i nidi della pericolosa vespa anche nelle aree abitate
A partire da fine luglio, la presenza del terribile calabrone asiatico (da non confondere con la vespa mandarina che non è mai stata segnalata in Italia) è stata confermata anche nella città di Genova