Cengio (Savona) – Migliorano, all’ospedale San Paolo di Savona, le condizioni della famigliola intossicata dal monossido di carbonio che ha saturato la loro casa a Cengio. Padre, madre e bambina di appena 5 mesi sono stati lentamente avvelenati dalle esalazioni di una stufetta accesa per riscaldare l’abitazione e fortunatamente hanno capito cosa stava avvenendo prima di perdere i sensi.
La madre è stata la prima a sentirsi male e il marito ha chiamato il 118 salvando la vita a tutti e tre.
L’ambulanza del 118 ha subito compreso la gravità della situazione ed ha allertato altre ambulanze che hanno trasferito tutta la famiglia in ospedale.
Padre, madre e bimba sono stati sottoposti a terapia con ossigeno e si sono subito ripresi e per questo motivo non sono stati trasferiti in camera iperbarica al San Martino di Genova ma tenuti sotto costante monitoraggio medico.
Nel frattempo i vigili del fuoco hanno esaminato la casa trovando una stufetta che potrebbe aver causato l’avvelenamento di tutti bruciando combustibile in un ambiente chiuso e privo di ricambio d’aria.
Un rischio che si ripete ogni anno in molte abitazioni e che, purtroppo, spesso causa decessi e importanti avvelenamenti.