L’amaro Camatti compie 100 anni e lo fa festeggiando una “rinascita” insperata grazie alla riscoperta delle eccellenze locali.
La storia dell’Amaro Camatti, oggi uno degli amari più famosi d’Italia, inizia negli anni ’20 del secolo scorso a Genova, nel centro storico.
Dietro l’azienda marito e moglie, lui è un chimico toscano, Umberto Briganti, lei emiliana dinamica, si chiama Teresa Camatti.
Il primissimo laboratorio è situato nella parte antica della città di Genova ma ben presto si trasferiscono a Recco, cittadina balneare della riviera del levante genovese, tra mare e collina, e qui aprono la prima distilleria.
A trascinare verso il successo l’azienda le conoscenze della Chimica di Umberto Briganti e del fratello Cesare, originari di Livorno, e il gusto di Teresa Camatti, grande conoscitrice di erbe e sapori.
La ricetta è segretissima ma prevede sapienti e prolungate infusioni di piante e fiori in soluzioni alcoliche in grado di “estrarre” e conservare i sapori delle miscele di erbe officinali.
La produzione viene avviata a Recco nel 1924 – ovvero 100 anni or sono – e prosegue oggi negli stabilimenti di San Salvatore di Cogorno, nel chiavarese.
Ben presto l’amaro Camatti può fregiarsi del titolo di “Fornitore della Casa di Sua Altezza Reale il Principe di Piemonte” – concesso nel 1935 con il diritto di inserire nelle etichette e nelle pubblicità delle insegne della Real Casa – ed è la svolta verso una notorietà che si scontra alla pari con colossi come gli Averna.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la distilleria sfugge ai bombardamenti che hanno praticamente raso al suolo Recco ma non alla decisione di trasformare l’edificio in caserma.
Dopo la guerra la produzione riprende vigore e nonostante la morte dell’ideatore, nel 1964, la produzione torna ai ritmi del pre conflitto con il figlio Cesare e fino al passaggio, nel 1989 al marchio Sangallo.
Oggi, a curare l’amaro Camatti sono Stefano Bergamino e Marco De Marchi che hanno portato ad una “nuova rinascita” il marchio facendolo riscoprire al grande pubblico e portando aromi e profumi sino all’Oceania.
Nel 2023 l’amaro Camatti ha conquistato il titolo di World’s Best Bitter assegnato dalla giuria della World Liqueur Awards del settore Spirits e Mixology ottenendo tre premi: -Migliore Amaro Italiano del Mondo (World’s Best Bitter); -Medaglia d’oro (GOLD) tra gli amari italiani;-Migliore Liquore alle Erbe d’Italia (Best Italian HERBAL).