Genova – Il mese sacro dei musulmani dedicato al digiuno, il Ramadan, si conclude al tramonto del sole e subito inizieranno le celebrazioni della festività dell’Eid al-Fitr, con le tradizionali feste e cene in famiglia.
Una tradizione che anche in Italia si va diffondendo nello spirito di Pace e di fratellanza che è il vero significato dell’apertura a tutti, anche ai non musulmani, dei festeggiamenti.
La festa per la fine del Ramadan conclude un mese molto duro per i seguaci dell’Islam che, se osservanti, hanno digiunato per 28 giorni (il mese lunare del calendario islamico) dall’alba e sino al tramonto astenendosi comunque, anche dopo il calar del sole, da eccessi e “vizi”.
La durata dei festeggiamenti, nei paesi di tradizione musulmana durano ben tre giorni durante i quali famiglie e comunità si riuniscono per consumare piatti e dolci tradizionali, più o meno come quanto avviene nelle famiglie di religione cristiana per Natale o per Pasqua.
Quest’anno la fine del Ramadan è accompagnate da polemiche per la decisione di alcune comunità di fede islamica di chiedere la chiusura di scuole e uffici dove i fedeli musulmani sono in gran numero per consentire i festeggiamenti in famiglia.
Richieste che hanno fatto molto discutere, tra favorevoli e contrari e che, secondo Atei e Agnostici vanno risolte con il “metodo francese” che ha rimosso Oltralpe tutte le feste e la simbologia religiosa da uffici e scuole per non creare differenze.