Genova – E’ andata in discoteca e si è risvegliata nella casa di uno sconosciuto e con segni di una violenza sessuale. Indagini in corso per la denuncia di una ragazza di 20 anni salvata dai vicini di casa del suo presunto aguzzino che l’hanno sentita urlare chiedendo aiuto e hanno subito chiamato le forze dell’ordine.
La giovane ha raccontato agli agenti intervenuti nell’appartamento di Cornigliano di essersi recata in una discoteca della zona di Di Negro e di aver bevuto un cocktail con alcuni amici. Dopo la giovane avrebbe perso conoscenza risvegliandosi il mattino successivo in un letto che non riconosceva e in un appartamento che non era il suo. Dopo il comprensibile senso di smarrimento la giovane ha capito di essere stata violentata ed ha iniziato ad urlare.
I vicini, spaventati e preoccupati, hanno subito chiamato il 112 permettendo il salvataggio.
La ragazza è stata accompagnata in ospedale dove i medici hanno accertato la violenza confermando parte del racconto fatto dalla ragazza.
A quel punto è scattato il fermo del proprietario di casa che potrebbe aver sottoposto a violenza la giovane o aver ospitato in casa chi ha commesso lo stupro.
Ancora una volta sembra ripetersi il caso di giovani vittime delle cosiddette “droghe dello stupro” di cui si è parlato in un servizio nella trasmissione de Le Iene in cui è stato intervistato anche Paolo Cremonesi direttore del Pronto Soccorso dell’ospedale Galliera che recentemente ha registrato un picco di questo tipo di “casi” e che, nella trasmissione Mediaset ha messo in guardia giovani ambosessi perché la droga dello stupro non viene somministrata solo alle ragazze ma è ormai “unisex” come raccontato da una vittima inglese sempre intervistata da Le Iene.
Le indagini sull’ennesimo probabile caso di droga dello stupro è affidata alla Squadra Mobile della Questura genovese che ascolterà la giovane, il proprietario di casa e i gestori della discoteca di Di Negro che potrebbero avere immagini registrate di quanto avvenuto nel locale, soprattutto per capire chi abbia portato fuori la ragazza per poi trascinarla nell’appartamento dove sarebbe avvenuta la violenza sessuale.