Liguria – “Le risorse previste dall’accordo sulle prestazioni aggiuntive nella Santà ligure sono praticamente esaurite: è evidente che si preferisce spostare le risorse sulla sanità privata piuttosto che assumere e dare risposte alla collettività”. A denunciarlo la Uil Fpl Liguria che critica le scelte della Regione Liguria sui fondi per aumentare le prestazioni.
“Quando si parla dell’accordo sulle prestazioni aggiuntive a 50 Euro – scrive Uil Fpl – per contrastare la carenza di personale si dovrebbe anche dire che senza un incremento da parte di Regione delle risorse dedicate a questo istituto contrattuale, quelle distribuite fino ad oggi sono assolutamente insufficienti e in alcuni casi quasi esaurite a metà anno, con il rischio, anzi la certezza di dover attingere dalla capienza dei fondi contrattuali penalizzando ulteriormente i lavoratori diminuendo loro le quote di produttività collettiva, confezionando l’ennesima intollerabile beffa ai loro danni”.
Secondo i rappresentanti sindacali la Regione Liguria sarebbe già pronta ad accogliere “le ultime pericolose direttive nazionali sulla sostituzione della sanità pubblica con il sempre più diffuso accesso del privato attraverso i soldi dei cittadini”.
“È sotto gli occhi di tutti -prosegue la Uil in una nota a firma di Milena Speranza, segretaria generale Uil Fpl Liguria, Marco Vannucci, segretario generale Uil Fpl Genova, Massimo Bagaglia, segretario generale Uil Fpl La Spezia e Riccardo Ronca, segretario territoriale Ponente Ligure – la scelta politica scellerata di destinare centinaia di milioni di euro ai soggetti privati depotenziando colpevolmente la sanità pubblica, costringendo i cittadini con minori capacità economiche a differire o addirittura a rinunciare alle cure e i lavoratori a condizioni di lavoro indegne esponendoli quotidianamente ad un rischio professionale intollerabile: umiliati, aggrediti e sottoposti ad un costante stress psicofisico come dimostrano chiaramente i dati sul burn out e i numeri di quelli affetti da importanti patologie da stress lavoro correlato. Situazione completamente ignorata da chi invece dovrebbe garantire condizioni di lavoro dignitose, salute e sicurezza per i professionisti del SSR”.
Il sindacato respinge inoltre le accuse di creare allarmismo.
“Ci limitiamo a denunciare situazioni che si protraggono da troppo tempo – spiega la Uil – con gravi conseguenze sulla salute di operatori e sui ai cittadini. Vogliamo evidenziare come la perdita di appetibilità delle professioni sanitarie, dimostrata dagli ultimi concorsi per TSRM o TSLB andati deserti sono il frutto di una programmazione fallimentare, se non addirittura completamente assente”.
Secondo il sindacato “l’assessore (Gratarola) sa bene che le prossime assunzioni, forse le prime si concretizzeranno il prossimo 2025, autorizzate dalle Aziende Sanitarie attraverso i tanto agognati piani assunzionali saranno assolutamente insufficienti rispetto ai 1000 operatori che invece mancano al servizio sanitario reginale. Carenze che stanno creando difficoltà nel reperire personale da destinare alle COT e agli Ospedali di comunità, paventando la soluzione di trasferire il personale di altri servizi depotenziandoli anche a danno degli operatori che potrebbero perdere il riconoscimento di alcune indennità percepite in busta paga”.