capitaneria di portoGenova – Torna l’operazione Mare Sicuro con l’edizione 2024 e prosegue l’impegno della Guardia Costiera che da più di 30 anni, durante l’attività operativa estiva, vede le donne e gli uomini in divisa al fianco di bagnanti, diportisti e subacquei che scelgono le coste, i mari e i laghi italiani per il proprio svago.
Anche quest’anno una particolare attenzione viene rivolta anche alla tutela dell’ambiente, a garanzia del regolare utilizzo della fascia costiera.
Da quest’anno si chiamerà Operazione Mare e Laghi sicuri 2024, per dare rilievo anche all’importante impegno delle donne e degli uomini del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera sui laghi maggiori, oltre che sul mare.
Più in generale, l’operazione vedrà impegnati a mare come ogni anno tra giugno e settembre tutti i Comandi dei vari Compartimenti marittimi, secondo le direttive impartite dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, con militari che si alterneranno a terra e a bordo di motovedette e battelli pneumatici veloci, pronti a intervenire in caso di emergenze in mare.
L’obiettivo dell’operazione Mare Sicuro è principalmente quello di intensificare lo sforzo operativo e la presenza dei mezzi a mare, allo scopo di vigilare sul rispetto delle norme poste a tutela della sicurezza della navigazione e della vita umana, con finalità prima di tutto di prevenzione, ma anche di contrasto di tutti quei comportamenti potenzialmente pericolosi per sé e per gli altri, come la navigazione nelle aree riservate ai bagnanti, l’eccesso di velocità in prossimità della costa ed il mancato rispetto della distanza minima da tenere dai subacquei in immersione.
Nello stesso tempo, verrà aumentata anche l’attività ispettiva della Guardia Costiera a tutela dell’ambiente e a garanzia del regolare utilizzo da parte di tutti della fascia costiera.
In particolare per garantire la sicurezza in mare la Guardia Costiera si avvarrà di sei mezzi nautici, dislocati presso i porti di Savona, Loano, Alassio ed Andora, così da coprire l’intera zona marittima di competenza. In particolare a Savona è dislocata una motovedetta della classe 800, unità cosiddetta “ognitempo”, cioè in grado di uscire con qualsiasi condizione di tempo, adibita alla ricerca e soccorso in mare (SAR, search and rescue).
Nel corso dell’operazione i mezzi saranno impiegati in attività di pattugliamento preventivo ed a breve distanza dalla costa, nel primo miglio dalle spiagge e dalle zone dove si concentrano la maggior parte delle attività turistico-ricreative, in particolare balneazione e diporto nautico.
Tra i principali risultati della scorsa stagione, 24 le unità navali soccorse, in prevalenza per situazioni di pericolo prevedibili ed evitabili, dovute ad avarie ed al maltempo; 85 le persone tratte in salvo, in particolare diportisti e bagnanti, alcuni praticanti il windsurf; circa 3569 i controlli effettuati a mare, e complessivamente sono stati accertati 97 illeciti amministrativi, in particolare per violazioni in materia di diporto e alle ordinanze balneari.
Nella convinzione che la sicurezza in mare dipenda in gran parte dalla cultura della prevenzione e dell’autoprotezione, basata sul principio dell’agire responsabile e consapevole dei rischi e delle conseguenze dei propri comportamenti, da parte di tutti, si ricordano alcune regole basilari da rispettare, previste dalle ordinanze di polizia marittima locali, consultabili sul sito istituzionale www.guardiacostiera.gov.it/savona :
– la fascia di mare fino a 200 metri dalle spiagge e 100 metri dalle scogliere è strettamente riservata alla balneazione;
– i subacquei in immersione devono esporre in superficie un galleggiante sormontato da una bandierina rossa con striscia bianca trasversale, da cui le unità in navigazione devono mantenersi ad almeno 100 metri di distanza diminuendo prudenzialmente la velocità;
– entro i 1000 metri dalla costa le unità navali non devono superare la velocità di 10 nodi, mantenendo lo scafo in dislocamento.
Inoltre, a conferma del successo delle passate stagioni, proseguirà anche quest’anno l’iniziativa del “Bollino blu”, d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che eviterà inutili duplicazioni nei controlli alle unità da diporto, favorendo il principio di “autotutela” ai fini della sicurezza. Lo scorso anno ne sono stati rilasciati complessivamente 165 nelle acque del compartimento marittimo.
Si ricorda che per segnalare le emergenze in mare è attivo 24 ore su 24 il numero blu 1530, raggiungibile sia da telefonia fissa che mobile e che permette di mettersi in collegamento con l’ufficio della Guardia Costiera più vicino.
Si riportano infine alcuni consigli utili per i bagnanti, per coloro che svolgono immersioni subacquee a scopo ricreativo e per i diportisti, a tutela della sicurezza di tutti.