Caretta caretta tartarugaVarazze (Savona) – E’ uscito in mare con la sua barca e al largo di Varazze ha trovato una tartaruga Caretta caretta che sembrava in difficoltà e l’ha issata a bordo per poi portala a riva per consegnarla alla Capitaneria di Porto.
Un diportista con ottimi propositi ma un pò avventato ha prelevato e forse salvato una tartaruga trovata in mare.
L’animale galleggiava in superficie e sembrava “malato” e così il diportista, in buona fede, ha caricato la tartaruga sull’imbarcazione ed ha chiamato il numero di assistenza in mare 1530 collegato alla Capitaneria di Porto ma solo una volta arrivato a riva.
La Capitaneria di Porto di Varazze ha preso in consegna la tartaruga e l’ha trasportato presso il centro di recupero per tartarughe dell’Acquario di Genova.
Qui i veterinari hanno trovato l’animale in buone condizioni di salute ma per precauzione  lo hanno ospitato nel centro di cura eseguendo alcuni esami del sangue, in particolare per accertare una eventuale infezione in corso. In particolare si vuole escludere una polmonite che potrebbe spiegare il galleggiamento apparentemente anomalo della tartaruga al largo.
Questo tipo di animali galleggia tranquillamente, avendo i polmoni e la possibilità di respirare aria, ma se è malata può avere problemi ad immergersi.
È importante però ricordare che le tartarughe marine sono specie protette su cui i privati cittadini non devono intervenire direttamente per tutela di entrambi.
In casi analoghi, chiunque avvisti un esemplare in stato di difficoltà deve allertare immediatamente la Capitaneria di Porto – chiamando il numero 1530 – che interviene e, consultandosi con gli esperti dell’Acquario di Genova, valuterà l’effettiva necessità di intervento.
La tartaruga, un esemplare sub-adulto di circa 44 kg, lunga 67 cm circa e larga 64, è stata presa in carico dallo staff medico veterinario della struttura che ha effettuato tutti i controlli e gli esami diagnostici del caso. Da un primo controllo l’esemplare è risultato in un buono stato corporeo, non presenta lesioni, ferite o ami, lenze o corpi estranei nel primo tratto della cavità orale. Per ulteriori informazioni, è necessario attendere gli esiti delle radiografie, degli esami del sangue e dei tamponi effettuati.
Al momento l’esemplare è stato inserito in una delle vasche curatoriali non visibili al pubblico dedicate all’attività di soccorso tartarughe dove ha fin da subito nuotato senza problemi particolari. Lo staff acquariologico e medico veterinario dell’Acquario proseguirà nei prossimi giorni il monitoraggio del suo stato di salaute.
L’attività di pronto soccorso tartarughe è svolta in accordo con la Guardia Costiera, nell’ambito delle attività previste dal Protocollo d’intesa vigente tra la Direzione Marittima della Liguria e l’Acquario che ha l’obiettivo di definire e gestire i principi di intervento in caso di segnalazione, avvistamento o ritrovamento di esemplari di fauna marina feriti o in difficoltà, oltre che nel comune intento di rilanciare, in ogni favorevole occasione, un messaggio di massima sensibilità ambientale per stimolare l’utente del mare ad un radicale cambiamento culturale proteso al massimo rispetto dell’ambiente marino.

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