Gaslini monitorGenova – Non ce l’ha fatta, all’ospedale Gaslini dove era ricoverata, la piccola Yasmine Mekkaoui, la bambina di 7 anni annegata nella piscina di Sesta Godano, nello spezzino, dove si trovava con il centro estivo organizzato dal Comune di Sestri Levante dove viveva.
Le amiche l’avevano vista sul fondo della piscina e subito è scattata l’emergenza ed il recupero, con i bagnino che ha tentato la rianimazione per oltre 50 minuti dopo che la piccola è rimasta a lungo in assenza di ossigeno e in annegamento.
Il cuore della bambina ha ripreso a battere ma le lesioni causate dall’assenza prolungata di respiro non le hanno lasciato scampo e la piccola, dopo il periodo di osservazione previsto per legge, è stata dichiarata morta.
Una tragedia che colpisce i genitori della bambina ma anche tutta la comunità di Sestri Levante e suscita non poche perplessità nei genitori di tutti i bambini che frequentano i centri estivi dove vengono organizzate attività che possono, come in questo caso, nascondere una certa percentuale di pericolo.
La Procura ha aperto un fascicolo di indagine sulla vicenda, per ora senza indagati, e sta accertando quanto avvenuto nell’impianto sportivo di Sesta Godano dove la piccola Yasmine ha perso la vita.
Sequestrate le telecamere che riprendono la piscina e che potranno fornire elementi utili a capire quanto successo e chiarire se, ad esempio, il bagnino fosse alla sua postazione al momento della tragedia e dove si trovassero gli educatori, spesso giovani studenti, che accompagnavano i bambini. Lente di ingrandimento anche sulle misure di sicurezza e sul rapporto bambini-educatori.