piazza Fontame Marose GenovaGenova – Un no secco, dopo una forte spaccatura interna alla maggioranza, del Municipio Centro Est, alla proposta di creazione di una ZTL (zona a traffico limitato) tra via Interiano e piazza Fontane Marose.
Non rientra ed anzi si approfondisce la spaccatura tra commercianti, residenti e Comune di Genova a proposito delle nuove proposte per modificare il traffico e la sosta nel centro cittadini. Dopo il secco no dei commercianti, la minaccia di una protesta dura rientrata solo grazie alla riapertura della discussione in merito, la civica amministrazione incassa un altro rifiuto che, da solo, ferisce ancora di più dei precedenti perché vede spaccarsi la stessa maggioranza unitaria che ha sempre sostenuto il presidente Andrea Carratù e che sembra mostrare un ferita profonda nell’unità che ha sempre caratterizzato il centro-destra alla guida della città.
A dividere una proposta che non piace e che ha letteralmente fatto “traboccare il vaso” dopo l’avvio della battaglia dei commercianti contro l’insediamento di nuovi supermercati (qualunque sia il marchio) nelle zone già critiche di Sestri Ponente e del Centro Storico (piazza delle Erbe). Il movimento di opinione riunito sotto l “No ai Supermercati” si sta rafforzando anche nei singoli quartieri e nei Municipi e rischia di diventare un problema molto serio in vista delle vicine elezioni regionali.
I rappresentanti politici più vicini alle volontà dei cittadini, come il presidente del Municipio Centro Est, di formazione politica ultradecennale, ha scelto di prendere una posizione “scomoda” e di opporsi, quantomeno formalmente, al sindaco Marco Bucci e ai suoi assessori che invece spingono affinchè la ZTL venga avviata al più presto.
Una “rigidità” che ha spaccato il Municipio mettendo contro vari esponenti della maggioranza come non accadeva da tempo.
La sensibilità dei politici più “navigati” e più “indipendenti” ha spinto per l’ascolto dei commercianti e dei residenti e non si oppone totalmente ma, piuttosto, chiede che gli interventi vengano rinviati a quando saranno stati trovati altri parcheggi e a quando la riorganizzazione del traffico avrà dato i suoi frutti anche con una forte crescita del servizio di trasporto pubblico offerto.
Del resto sembra ormai chiaro che non si vuole andare allo scontro diretto con i commercianti visto lo sciopero (annunciato e poi rinviato) e visto il nervo già scoperto per le battaglie contro i supermercati.
Una “spaccatura” che presto potrebbe costare molto anche a chi ha l’incarico di mantenere saldi e stretti i rapporti tra commercianti e Comune, rapporti che, da alcuni mesi, sembrano “scricchiolare” sempre di più.