Genova – Terza serata di abbattimenti e terza serata di proteste e indignazione dei genovesi, delle associazioni ambientaliste e dei comitati per la salvaguardia dei beni paesaggistici.
Prosegue il braccio di ferro tra Cittadini e Comune sull’abbattimento di 15 alberi secolari in viale Thaon di Revel che, secondo lo Studio Verde di Torino, incaricato da Aster su richiesta della civica amministrazione, sarebbero in “classe D” e quindi in imminente pericolo di caduta e “da abbattere” subito, senza neppure il tempo di concedere ai genovesi che lo chiedono, un rinvio per consentire una “contro perizia” di un team di esperti di livello internazionale che, invece, è convinta che molti degli alberi si potrebbero salvare.
Questa sera le motoseghe inviate dall’assessore alle manutenzione del Comune, Mauro Avvenente, convinto della necessità di intervenire al più presto, taglieranno senza pietà altri alberi che hanno impiegato decenni per crescere e che, apparentemente, non hanno alcun problema. La condanna a morte degli alberi – e dell’ombra che producono – è apparentemente irrevocabile ma ambientalisti e comitati proseguiranno la loro protesta, con striscioni e cartelli, in difesa degli alberi.
Difesa che si concretizza anche con un esposto alla Magistratura affinchè un’indagine accerti alcuni punti “poco chiari” della vicenda, a partire dal fatto che se davvero gli alberi sono pericolosi, il Comune non ha disposto alcun intervento di protezione da quando è stata consegnata la relazione che indicherebbe l’alta pericolosità degli alberi.
L’esposto chiede anche di verificare se il taglio dei 15 alberi sia in qualche modo collegato con l’intervento – sanzionato dal WWF – con cui Aster ha gettato cemento e pietrisco attorno agli alberi che ora risultano “danneggiati e pericolosi”. L’ipotesi di indagine sarebbe quella di “danno erariale” perché le spese per il taglio potrebbero essere state cagionate proprio dall’intervento sbagliato.
Infine, nell’esposto, si chiede di verificare le dichiarazioni che un dirigente Aster avrebbe fatto ad un Media locale, durante un’intervista, “anticipando” l’eventualità che gli interventi per i famigerati “assi di forza” della nuova rete del trasporto pubblico, interferissero in qualche modo con gli alberi che ora si stanno abbattendo.
Dubbi che fanno arrabbiare molti genovesi e che ci si augura vengano “sciolti” dalle indagini dei magistrati.