Genova – E’ già corsa all’acquisto e alla “prova” per la Nutella vegana, la celebre crema spalmabile nella versione “con il tappo verde” che contraddistingue l’assenza totale di prodotti di origine animale come da “regolamento” per ottenere il marchio (presente) del Vegan Approved.
La produzione è iniziata già da qualche settimana ed il primo carico è andato letteralmente “a ruba” nel senso che è stato rubato dal camion che lo stava consegnando per poi finire – stando alla leggenda metropolitana che circola in questi giorni – nel mercato nero della provincia di Napoli.
Il “salto” nel mercato in crescita esponenziale del plant based era nell’aria da ben 18 mesi ma ora la Nutella Vegana è realtà e tra pochi giorni si potrà trovare sugli scaffali di moltissimi supermercati che hanno già fiutato l’affare firmando acquisti ad occhi chiusi e senza che la clientela, il giudice finale, dica la sua.
La crema prodotta dalla Ferrero non avrà il latte scremato in polvere tra i suoi ingredienti ma, secondo il tam tam dei bene informati, dovrebbe avere ceci e sciroppo di riso oltre ai già noti ed eterni zucchero, olio di palma, cacao, nocciole, latte, lecitina di soia e vanillina.
L’arrivo della Nutella con il tappo verde, nella versione Vegan, è già stato accompagnato da un diluvio di video e commenti social ma insospettisce il fatto che tutti parlino della novità, degli ingredienti ma rigorosamente senza alcun commento sulla prova “gusto”.
I cultori della crema al cioccolato più famosa al mondo storcono il naso parlando di “eresia” ma il mercato dei prodotti alimentari “vegani” cresce a vista d’occhio e la versione “plant based” del dolce più amato dai giovani e giovanissimi difficilmente poteva mancare.
Non resta che prepararsi alla degustazione, con la versione “classica” da una parte e quella “vegan” dall’altra, magari incrociando i campioni per sfidare gli amici a “capire” quale delle due Nutella è quella più buona.