Genova – Un quartiere ostaggio di poche centinaia di teppisti mascherati da tifosi. Un’orda di facinorosi, divisi in due opposte fazioni e che sta seminando danni e terrore ad oltre sette ore dal fischio di inizio della partita tra Genoa e Sampdoria.
Dopo gli scontri nella zona di via del Piano e dello stadio è cresciuta alle stelle la tensione nel quartiere di Marassi dove, se non ci saranno cambiamenti di programma, alle 21 si disputerà il Derby di Coppa Italia tra le squadre cittadine.
Per alcuni – comunque diverse centinaia di persone – l’occasione per regolare vecchi conti in sospeso, non ultimi gli assalti (reciproci) in piazza Alimonda e al Sampdoria Club di Staglieno del 5 maggio scorso.
Una “rabbia” covata sotto la cenere che ha trovato spazio per emergere e diventare fiamma in diverse occasioni come a Quarto Alta e, recentemente, con le “prove di forza” in zona stadio, con imbrattamento dei murales del Genoa, a Brignole e in piazza Paolo da Novi dove sono stati divelti persino i pali della segnaletica stradale prima che le forze dell’ordine arrivassero in gran numero, disperdendo i teppisti.
A nulla sono serviti gli “avvertimenti” con la minaccia dei Daspo (già 144) e neppure gli annunci del quartiere blindato e dell’elicottero che dovrebbe sorvolare (sino ad ora non si è visto) la città per stanare più velocemente gli assembramenti.
La “prova muscolare” non ha ricondotto gli animi alla ragione ed oggi pomeriggio, a poche decine di metri dallo stadio, è avvenuto quello che non doveva succedere e che fa temere il peggio per questa sera: gruppi di fanatici incappucciati e con caschi e bastoni che arriva quasi a contatto con altri gruppi (opposti) di teppisti da stadio.
Lancio di pietre, di fumogeni e razzi da segnalazione e in mezzo le forze dell’ordine, a fare da cuscinetto e apparentemente non in grado di reagire o forse magistralmente posizionate a far da barriere per evitare il peggio, come un manipolo “sacrificabile” per una strategia di più ampio respiro.
Di certo sono stati minuti di panico per i residenti della zona, alle prese con improvvise cariche, lanci di bottiglie e pietre e con auto, scooter e persone a piedi, che si sono ritrovate nel caos. Il timore è che si sia trattato solo di un “antipasto” per ciò che aspetta al quartiere questa sera quando, con il favore del buio e con le strade più sgombere, gruppi organizzati ed armati di tutto punto, potrebbero “sbucare” da ogni parte per portare altro caos, altra violenza e distruzione in un quartiere che non ne può più di sopportare i disagi di una parte minoritaria della città che va a divertirsi.