Chiavari – Ha cambiato versione, negando di aver ucciso a colpi di forbice la nonna di 82 anni, e affermando di non sapere chi sia stato. Colpo di scena nelle indagini per la morte di Andreina Canepa, la pensionata trovata morta in casa, uccisa con diversi colpi di un’arma affilata e appuntita, e del cui omicidio si era inizialmente auto accusato il nipote, Simone Monteverdi, 22 anni.
Il ragazzo aveva chiamato i carabinieri dicendo che la nonna stava male e all’arrivo dei militari e dell’ambulanza, quando è stato chiaro che la donna era stata uccisa, aveva confessato dicendo di averla colpita con un paio di forbici, poi lanciato dalla finestra.
L’arma del delitto è stata ritrovata e il giovane arrestato ma durante l’interrogatorio di garanzia davanti a magistrato, il ragazzo ha negato di essere stato lui e ha detto di non ricordare quanto avvenuto quel tragico giorno.
La difesa ha chiesto una perizia psichiatrica anche perchè risulta che il giovane fosse in uno stato di particolare disagio mentale al punto che la madre lo aveva denunciato, ottenendo un ammonimento ufficiale e si era rivolta ai servizi sociali che avrebbero dovuto incontrare il ragazzo proprio in questo periodo.
Emerge un quadro di disagio psichico, che descrive il presunto omicida che si isola sempre di più, sino a non uscire più di casa e che diventa sempre più violento, specie nei confronti della madre.
Ancora una volta ci si domanda se un più rapido intervento di chi dovrebbe occuparsi di situazioni come questa, non avrebbe potuto salvare la vita all’anziana nonna uccisa.