Vezzano Ligure (La Spezia) – Sarà l’autopsia a chiarire con certezza le cause della morte di Enrico Albero, l’idraulico spezzino di 64 anni trovato cadavere, poco lontano dalla sua auto, in una stradina poco frequentata di Vezzano Ligure.
L’esame accerterà se le tumefazioni, i tagli e la ferite trovate sul corpo seminudo, impigliato in una rete con filo spinato, sono la prova di una aggressione culminata con la morte dell’uomo o le conseguenze di uno stato di confusione, magari causata dai farmaci che la moglie dell’uomo sostiene abbia preso prima di lasciare l’abitazione dove era avvenuta una violenta discussione tra coniugi.
Le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono sostanzialmente due ma in realtà non viene esclusa alcuna pista.
Per la prima ipotesi Enrico Albero ha litigato con la moglie, ha distrutto il cellulare davanti a lei, ha sbattuto violentemente la testa contro un mobile e si è allontanato da casa annunciano “un lutto a Natale” e prelevando – sempre secondo la moglie, un blister di farmaci. L’uomo potrebbe aver preso l’auto dirigendosi nella zona di Vezzanodove è stato trovato, potrebbe aver assunto i farmaci e poi, magari in preda ad uno stato mentale alterato, essersi tolto gli indumenti dalla cintura in su e le scarpe, ed aver terminato la sua vita cadendo su una rete in metallo dove potrebbe essere morto anche per ipotermia, seminudo e in una notte di freddo e di pioggia.
Altra ipotesi investigativa è invece che l’uomo possa aver incontrato qualcuno nella zona di Vezzano, lungo una strada dove da tempo si vocifera di attività di spaccio di droga e altro genere di loschi traffici e che questa persona lo abbia aggredito, malmenandolo magari per derubarlo anche se il portafogli dell’artigiano è stato trovato nella tasca dei pantaloni, in ordine e con il denaro al suo posto.
Cosa sia successo nelle ore della scomparsa di Enrico Albero non è chiaro e il ritrovamento, vicino al corpo, di una maglietta con tracce di sangue potrebbe indirizzare i sospetti in una direzione anche se non si può escludere che l’uomo l’abbia usata per tamponare la ferita che si sarebbe prodotto colpendo un mobile con una testata come raccontato dalla moglie.
Di certo le cause della morte potranno dare informazioni utili a fare chiarezza sul mistero e quantomeno circoscrivere il raggio di azione degli investigatori ma anche gli accertamenti bancari e sui tabulati telefonici degli ultimi giorni prima della violenta lite e della tragedia potrebbero rivelare altri dettagli inediti sulla intricata vicenda.
Nelle prossime ore riprenderanno anche le audizioni delle persone più vicine all’uomo come parenti e amici e colleghi che potrebbero fornire preziosi elementi per inquadrare meglio le ultime ore di vita della vittima.