incendio autostrada A10 10 gennaio 2025Genova – E’ stata riaperta completamente intorno alle 5 di questa mattina l’autostrada A10 Genova – Ventimiglia dove ieri sera, nel tratto tra Genova Pra’ e Arenzano, un camion ha preso fuoco costringendo alla chiusura del tratto autostradale.
Sino alle 21 l’autostrada è rimasta completamente bloccata e le auto bloccate sul tratto sono state costrette a restare ferme in attesa mentre all’esterno il traffico andava in tilt anche sull’Aurelia completando il blocco totale della viabilità.
Solo intorno alle 21, spento il rogo e bonificata almeno in parte l’area dell’incendio, è stata riaperta una corsia in direzione Savona che ha permesso di far defluire lentamente il traffico bloccato.
Feroci le proteste di automobilisti e trasportatori, costretti anche a pagare il pedaggio nonostante l’evidenza dei disagi. Ancora una volta si chiede a gran voce che, laddove vi siano forti anomalie, causate da cantieri o da incidenti, il pedaggio venga “sospeso”, senza dover ricorrere ad App e richieste di rimborso che fanno perdere tempo e denaro e per molti sono “una beffa” ulteriore rispetto ai disagi subiti.
L’incendio del camion è avvenuto in serata quando il conducente ha visto del fumo uscire dal retro del mezzo, carico di materiale cartaceo, ed ha accostato in corsia di emergenza giusto in tempo per saltare fuori dall’abitacolo e vedere il camion avvolto dalle fiamme.
ll traffico è andato subito in tilt e nel tratto si sono formate code infernali culminate con la chiusura del tratto tra Genova Prà e Arenzano e il riversamento conseguente del flusso di veicoli sulla sottostante statale Aurelia che è collassata dopo poco tempo.
Nella zona di Prà, di Voltri e Vesima si è formata una colonna di mezzi che procedeva a passo d’uomo creando a catena altri blocchi.
Il tutto a rendere evidente che l’autostrada non è più un genere voluttuario ma una necessità che non dovrebbe essere sottoposta a pedaggi, specie quando non riesce ad adempiere al suo scopo.
Altre domande riguardano la costruzione della cosiddetta “Gronda” che non è chiaro se riuscirà a risolvere situazioni come queste.

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