Genova – Sabato 1 febbraio scade la “proroga” dei trasferimenti per i lavoratori del Moody e, di fatto i dipendenti dovrebbero presentarsi nei nuovi posti di lavoro, fuori provincia ma il Comune ha convocato nuovamente le parti per lunedì 3 febbraio per un tentativo di accordo.
Continua l’impegno dell’Amministrazione comunale per garantire la continuità occupazionale dei 26 lavoratori dell’ex Moody, dopo che l’imprenditore Valter Pinna, a margine degli incontri organizzati dall’assessorato, aveva manifestato e messo nero su bianco la sua disponibilità a subentrare e salvare il posto di lavoro a tutti gli addetti attualmente in forza all’azienda.
Dopo l’allarme lanciato ieri dalla società affittuaria dei locali Romeo e Giulietta s.r.l., l’assessore al Lavoro, Sviluppo economico e Rapporti sindacali del Comune di Genova Mario Mascia ha convocato nuovamente, per il prossimo lunedì 3 febbraio alle 14,30, le sigle sindacali e l’amministratore giudiziario Marco Bobba. Obiettivo fare il punto sulla situazione giuridica del locale e proseguire nel percorso volto a preservare i posti di lavoro dei dipendenti, ai quali il 15 novembre scorso era stato intimato il trasferimento in altre parti d’Italia per mantenere il proprio impiego.
«Ora più che mai- dichiara l’assessore Mascia- va bandito ogni pessimismo e fastidio per concentrarci sull’unico obiettivo di garantire i posti di lavoro. Non si può buttare con l’acqua sporca il bambino, che è quanto finora ottenuto anche grazie alla costruttiva mediazione del Comune: la doppia proroga dei trasferimenti dei lavoratori da metà novembre fino ad oggi, la definitiva chiarificazione delle intricate questioni giuridiche gravanti sul locale e la messa in contatto dei soggetti in campo con chi anche ieri si è confermato pronto a subentrare ed è seriamente interessato ad investire sul futuro di questa attività, garantendo tutti i posti di lavoro, ovviamente a patto di poter disporre dei locali. A valle abbiamo fatto di tutto e di più e continuiamo a farlo, la convocazione di questo nuovo incontro lo dimostra, ma ora è a monte che ci aspettiamo si sblocchi al più presto la situazione».