Genova – Non sarà Alessandro Terrile il candidato del Partito Democratico alle prossime elezioni per il sindaco della città. Sarebbe stato lo stesso ex segretario provinciale a far conoscere all’emittente TV Primocanale, la sua decisione di ritirare la disponibilità a correre per la carica di primo cittadino.
In una intervista rilasciata al direttore di Primocanale, Matteo Angeli, Terrile avrebbe annunciato la sua volontà di non essere più annoverato nella terna di nomi “papabili” insieme a Federico Romeo e Armando Sanna.
Una disponibilità che era stata “accettata” e non presentata da Terrile che, con il ruolo di presidente dell’Ente Bacini era stato inizialmente “scartato” per le polemiche seguite al servizio della trasmissione Report ma poi completamente “riabilitato”.
Il Partito Democratico, secondo quando afferma Terrile, gli avrebbe chiesto la disponibilità e lui avrebbe accettato.
I tempi lunghi nelle scelte e l’ormai esiguo tempo per organizzare una campagna elettorale “sui contenuti” piuttosto che sulle “facce” ha convinto Terrile, a suo dire, ad abbandonare la partita lasciando il partito a fare le sue scelte diversamente.
Un colpo di scena che può essere spiegato in tanti modi ma che certamente testimonia una certa criticità vissuta dal centro-sinistra nella gestione di un “vantaggio” reso evidente dalle passate elezioni regionali che hanno evidenziato per Genova e la sua provincia, dati in totale controtendenza rispetto ai risultati finali, con il Pd che a Genova avrebbe vinto le elezioni.
Secondo Terrile si sarebbe perso tempo prezioso, forse troppo.
La strada verso Palazzo Tursi, che doveva essere in discesa, sembra quindi complicarsi sempre di più anche perché ai nomi fatti (Sanna e Romeo) i bene informati aggiungevano quello dell’ex ministro Pinotti ma anche quello di Andrea Orlando che, perse le elezioni regionali per pochi voti, potrebbe voler cercare “la rivincita” diventando il nuovo sindaco di Genova ma alle prese con gli aut aut dell’esclusione dei renziani di Italia Viva e di Azione.
“Troppo spezzino” Orlando, per alcuni osservatori
I prossimi giorni potrebbero comunque essere molto importanti per il futuro della coalizione (e dei risultati), con la presentazione, avvenuta oggi, del candidato civico Filippo Biolé, che potrebbe essere l’outsider di cui ha bisogno il centro sinistra per evitare lo scontro tra le correnti, ma anche in attesa delle scelte del Movimento 5 Stelle che, pur non potendo contare sui numeri di un tempo, è comunque parte integrante del famigerato “campo largo”.
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