HomeGenovaCronacaElezioni Genova, la Design Week sfratta il comizio conclusivo di Salis?

Elezioni Genova, la Design Week sfratta il comizio conclusivo di Salis?

piazza Matteotti GenovaGenova – Non si placano le polemiche per la necessità della candidata sindaco Silvia Salis di spostare la sede del comizio conclusivo della campagna elettorale, a pochi giorni dall’evento, dopo aver scoperto che piazza Matteotti è inutilizzabile per gli stand della Design Week e di altre attività commerciali.
Lo scambio di accuse tra Comune e comitato elettorale di Silvia Salis hanno infiammato le polemiche dopo l’annuncio del cambio di location – da piazza Matteotti a piazza della Vittoria – accompagnato da una “stoccata” alla civica amministrazione e alla coalizione di centro destra che guida attualmente palazzo Tursi.
Il comitato elettorale di Salis scriveva, a proposito del cambio di sede del comizio:
«Una scelta di buon senso, per evitare nuove e inutili polemiche che Genova non merita, dopo che nelle ultime ore, piazza Matteotti – piazza richiesta e regolarmente concessaci dal Comune di Genova – è stata occupata da un maxi-gazebo e da una piscina-idromassaggio, collocati a pochi centimetri da dove sarebbe stato collocato il palco, rendendo impraticabile l’uso della piazza e l’agibilità delle vie di fuga. Davanti all’ennesimo atto di arroganza di questa destra, noi rispondiamo con il sorriso, perché sappiamo che sarà l’ultimo. È già domani».
Si parte ragionevolmente da alcuni punti fermi che riguardano il fatto che la città di Genova non ha infinite possibilità di piazze dove è possibile organizzare eventi a larga partecipazione di persone e che piazza Matteotti è certamente una di queste.
Secondo il comitato elettorale di Silvia Salis, la domanda di utilizzo di piazza Matteotti è stata presentata appena possibile, ovvero domenica scorsa e la richiesta è stata regolarmente accettata.
In quel momento la piazza disponeva degli spazi necessari e considerando la presenza di una manifestazione in corso, il progetto per il palco era stato predisposto per essere rivolto verso la chiesa e non verso Palazzo Ducale.
Ai primi sopralluoghi dei tecnici, però, è “spuntata” una installazione commerciale, con tanto di vasche idromassaggio ed area espositiva legata alla manifestazione della Design Week che da sempre si svolge nella zona e che negli ultimi anni ha sempre avuto una “isola” espositiva proprio in piazza Matteotti.
Il sopralluogo ha convinto i tecnici incaricati dal comitato elettorale che non vi fossero i requisiti di sicurezza per lo svolgimento della manifestazione ed è scattato un “piano B” e la manifestazione conclusiva della campagna elettorale di Silvia Salis è stata spostata.
Non senza polemiche, però, perché – secondo il comitato – sarebbe stato possibile “prevedere” il problema e magari “spostare” di qualche metro lo stand commerciale, in modo da garantire lo svolgimento in sicurezza dell’evento.
Ne è nata la convinzione che l’episodio non fosse del tutto “casuale” ed una nemmeno troppo velata accusa nei confronti di chi guida attualmente Palazzo Tursi e la civica amministrazione.
A stretto giro di posta è arrivata la “replica” del Comune di Genova:
“In merito alla concessione di piazza Matteotti a manifestazioni e comizi elettorali previste nei prossimi giorni, il Comune di Genova puntualizza che la concessione temporanea di suolo pubblico all’evento annuale Genova Design Week 2025 è stata autorizzata in data 16 maggio 2025. La concessione riguarda l’occupazione “da mercoledì 14 maggio 2025 a mercoledì 28 maggio 2025 (compresi allestimento e disallestimento), di diverse aree pubbliche sulle quali saranno posizionate diverse strutture quali totem, espositori, una vasca, installazioni in varie piazze, tra cui piazza Matteotti.
La richiesta di occupazione temporanea del suolo pubblico, nel periodo di propaganda elettorale, da parte del Partito democratico, per il comizio elettorale di venerdì 23 dalle 18 alle 23.30, è stata presentata il 19 maggio 2025. Nella giornata di oggi (21 maggio 2025), a fronte di una nuova richiesta pervenuta agli uffici comunali competenti, motivata dai richiedenti dalla non idoneità di piazza Matteotti alle proprie esigenze, il Comune di Genova ha provveduto a concedere, come nuovo spazio per il comizio elettorale, piazza della Vittoria, come richiesto dal Partito Democratico».
Il “botta e risposta” non ha fatto che gettare benzina sul fuoco di una campagna elettorale non esattamente improntata al fair play, ammesso che ve ne siano mai state.
Le posizioni restano salde e con loro il rispettivo elettorato.
Una questione di lana caprina, intricatissima e interpretata dai “supporter” delle due fazioni in corsa per la guida della città che sono e restano, diametralmente opposte.
L’ennesimo episodio non proprio edificante di una campagna elettorale che verrà certamente ricordata per i punti bassi raggiunti nella dialettica e nei rapporti tra candidati.

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