Genova – Striscioni di insulti ai candidati, manifesti strappati e camion con sospetta campagna elettorale “irregolare” che circolano per la città. Ultime ore con tensione crescente in attesa dell’apertura dei seggi elettorali che consentiranno ai genovesi di scegliere chi sarà il nuovo sindaco e come verrà composto il nuovo consiglio comunale e dei Municipi.
Che la “battaglia” sia sul filo di lana lo testimonia il crescente “nervosismo” con cui le varie fazioni vivono il cosiddetto “silenzio elettorale”.
Se i canali social e le chat di Whatsapp e Telegram sono una tempesta di messaggi, si devono registrare anche episodi molto meno “nobili” come lo striscione di insulti comparso in piazza Sturla, sui cancelli della Casa del Soldato, rivolto al presidente del Municipio Levante Federico Bogliolo, i manifesti strappati per danneggiare il Movimento 5 Stelle e quelli di numerosi candidati presi di mira con “modifiche” più o meno ironiche ma certamente illegali.
Uno striscione è apparso questa mattina in piazza Sturla, nell’omonimo quartiere del levante genovese. Oggetto degli insulti il candidato Bogliolo, accusato di voler occupare due poltrone, quella da presidente del Municipio Levante e quella di consigliere regionale.
Il Movimento 5 Stelle ha denunciato una serie di “danneggiamenti” dei manifesti elettorali, letteralmente strappati dalle apposite sedi autorizzate e regolari e con una “sospetta” concentrazione dei “colpi” a danno dei candidati pentastellati.
Lo stesso Movimento 5 Stelle che ha denunciato pubblicamente la comparsa di camion che portano “a spasso” manifesti elettorali. Un tipo di promozione contestata ma che, secondo le aziende che li gestiscono, può essere fatta “purchè i camion vela si spostino e facciano solo brevi soste e non restino fermi”.
La contestazione nasce dal fatto che la campagna elettorale, da 30 giorni prima delle elezioni, si può fare solo negli spazi elettorali predisposte, le cosiddette “plance”.
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