Arnasco (Savona) – Potrebbe essere deceduto per cause naturali l’anziano 80enne di origini tedesche trovato morto in una abitazione nei boschi di Arnasco, nell’entroterra savonese, accanto alla moglie infreddolita e con un principio di ipotermia. Lo stabilirà l’autopsia ordinata dal magistrato che segue il caso della coppia di tedeschi che recentemente aveva deciso di trasferirsi in un casolare nel bosco probabilmente per vivere in modo più vicino ai ritmi naturali e affascinati dalle nuove dottrine new age e neo rurali.
L’uomo, ultra ottantenne è stato trovato ormai morto da alcuni amici che frequentavano la coppia e che si erano preoccupati perchè i due non rispondevano al telefono cellulare, unica comodità e concessione alla modernità.
All’arrivo all’abitazione isolata nel bosco, le persone hanno rapidamente compreso che qualcosa non stava andando per il verso giusto visto che la coppia non rispondeva alla porta.
Una volta chiamati i soccorsi si è scoperto che l’uomo era deceduto e che la moglie era in ipotermia e in condizioni di salute precari.
Subito ricoverata in ospedale, la donna si sta riprendendo e forse potrà tornare nella casa nel bosco anche se la situazione verrà esaminata dai servizi sociali per accertare che sia in grado di superare la difficile situazione, con il marito morto e il rigore dell’inverno ormai in arrivo.
La vicenda riapre la discussione, rovente sui social, sulle scelte di un numero crescente di persone di ritrovare la vita semplice di una volta e che “semplice” non lo è per nulla.
Per molti una “moda” che in tanti abbracciano senza rendersi realmente conto delle difficoltà che si incontrano, specie in inverno, in abitazioni isolate nei boschi, prive di corrente elettrica e di acqua corrente e con la necessità di procurarsi legna da ardere in quantità e magari senza avere più l’età per sopportare privazioni e difficoltà che un tempo facevano in modo che la lunghezza media della vita fosse molto più bassa di quella attuale.
(Foto di archivio)





























