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Genova, minacce di un padre fanno scoprire il pedofilo che adescava ragazzine

Genova – Sono state le minacce insistenti e molto “chiare” di un padre a condurre gli inquirenti a scoprire l’attività inquietante di un pedofilo di 30 anni che adescava le ragazzine, spesso studentesse delle medie, per poi offrire denaro in cambio di rapporti sessuali.
L’uomo, un 30enne insospettabile che risiede nel ponente cittadino, ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine denunciando di essere minacciato di morte da un uomo.
Si è così scoperto che le minacce arrivavano dal padre di una delle ragazzine che il pedofilo aveva contattato via Tikk Tok cercando poi di convincerla ad avere incontri sessuali dietro compenso.
Dall’esame delle chat del telefonino e del computer del maniaco si è così scoperto che l’uomo offriva somme anche considerevoli per incontri sessuali con minorenni, addirittura di 12 anni.
L’uomo le contattava via social e dopo avere conquistato la loro fiducia iniziava a offrire denaro per foto e video dal contenuto via via sempre più esplicito. Una volta ottenuto il materiale era arrivato a ricattare alcune delle sue “prede” obbligandole a rapporti sessuali che poi venivano pagati con poche decine di euro.
In un caso l’uomo avrebbe pagato mille euro per una sorta di “abbonamento” per più rapporti.
La casa del maniaco era piena di telecamere con le quali venivano filmati gli incontri e con i video l’uomo ricattava le ragazzine addirittura per convincere a trovare altre “prede” con le quali avere rapporti anche estremi e con pratiche sadomaso.

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