Savona – Sono in tutto 10 le persone arrestate per la maxi frode fiscale di Grissitalia scoperta dalla Guardia di Finanza di Savona. In carcere sono finiti il presidente del cda di Grissitalia Massimo Dagna, 45 anni, l’amministratore della fiduciaria di famiglia Roberto Dagna, 42 anni e i direttori degli stabilimenti di Albissola Graziano Brandino e di Serravalle Sesia Franco Aresca. Sono stati invece posti agli arresti domiciliari l’azionista di maggioranza della Grissitalia Cesare Dagna, 70 anni, un dipendente dello stabilimento di Albissola e 3 camionisti. Mentre altri 7 sono stati denunciati. L’accusa per tutti, a diverso titolo, è quella di frode fiscale, emissione di fatture false e appropriazione indebita. Solo Massimo Dagna dovrà rispondere anche di frode in commercio avendo disposto che parte della produzione dello stabilimento di Alessandria fosse effettuato con olio d’oliva e non con olio evo.
Le 10 ordinanze di custodia cautelare e perquisizioni, effettuate tra Liguria, Lombardia, Piemonte e Toscana, sono state effettuate dalla Guardia di Finanza di Savona al termine di indagini che hanno consentito di accertare una frode fiscale da 3.500.000 di Euro.
La maxi frode che vede al centro dell’indagine la Grissitalia srl di Alessandria, un’azienda leader della panificazione industriale, è nata dalla segnalazione di un istituto di credito su entrate ingenti e pari uscite di denaro dal conto di un autotrasportatore.
Le fiamme gialle hanno così accertato che l’impresa dell’autotrasportatore con un solo camion fatturava 17.000 Euro al mese. Da qui, la Gdf ha ricostruito il meccanismo messo in atto dalla società Grissitalia che sostanzialmente pagava con bonifico false fatture emesse dai camionisti che prelevavano la stessa somma in banca trattenendo il 20% e restituivano i contanti al direttore dello stabilimento Grissitalia il quale, a sua volta, rimandava il denaro alla famiglia Dagna, proprietaria di Grissitalia.