Genova – Un impianto di maricoltura, per allevare orate e branzini, davanti alla torre Gropallo di Nervi. Torna di attualità il dibattito tra favorevoli e contrari all’insediamento delle grandi reti circolari che ospiterebbero decine di migliaia di pesci ad un chilometro dalla riva di uno dei litorali più turistici di Genova.
Oggi si riunisce la Conferenza dei Servizi per esaminare le posizioni di chi vorrebbe il via libera come l’imprenditore Stefano Cucchia e chi invece si dice contrario all’impianto come diverse associazioni ambientaliste.
A favore dell’iniziativa occorre ricordare che l’attività porterebbe nuovi posti di lavoro e non costituirebbe un impatto visivo particolarmente devastante considerato che impianti simili sorgono in tutta Europa.
Per contro, secondo gli ambientalisti, questo genere di impianti altererebbe l’ecosistema con l’immissione di grandi quantità di mangimi che vengono dispersi nel mare, con danni per il fondale sottostante, possono essere utilizzate sostanze come antibiotici e altri farmaci per mantenere la salute dei pesci allevati e, infine, esiste il pericolo che, in caso di mareggiate o guasti, gli animali vengano dispersi in mare.
Tra i “litiganti” resta complessa la posizione di Municipio e Comune, che devono verificare a chi spetti prendere una decisione.
Contro il progetto si erano espressi sia la Lista Doria che alcuni esponenti del Partito Democratico