Ventimiglia – Sei immigrati stipati su un furgone guidato da un passeur sono stati fermati al confine con la Francia durante un controllo. Avevano pagato 60 euro a testa per essere accompagnati oltre i controlli di frontiera ma sono stati scoperti e bloccati.
Non hanno esitato a mettere a repentaglio le loro vite, rinchiusi in spazi angusti e sigillati e con poca aria da respirare.
Un flusso di persone che vuole lasciare l’Italia, dove sono sbarcati, per proseguire il viaggio della speranza verso Francia e Paesi del nord Europa.
L’accordo di Dublino, però, costringe i paesi dove avviene il primo ingresso in Europa a trattenerli e a istruire le pratiche per il riconoscimento dello status di rifugiati che permetterebbe loro di proseguire il viaggio.
L’iter può durare mesi e, nel frattempo, gli immigrati non possono lasciare la nazione che sta seguendo la loro pratica burocratica.
La città di Ventimiglia paga un prezzo altissimo a questo fenomeno e cerca di far fronte all’emergenza nel disinteresse nazionale visto che i Media hanno smesso di occuparsi del caso ormai da diverse settimane.