Genova – I cinque circoli del Porticciolo Duca degli Abruzzi rispondono alle accuse di “arroganza” del presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo, dopo la presentazione del ricorso al Tar contro il progetto Blue Print di Renzo Piano.
Il Comitato Porticciolo Duca degli Abruzzi, composto da Yacht Club Italiano, Rowing Club Genovese, Canottieri Elpis, Lega Navale Italiana, Unione Dilettanti Pesca ha scritto un comunicato nel quale ricorda che:
“Il ricorso è assolutamente legittimo considerato che, recependo una normativa europea, il D.L. 179/2012 convertito nella legge 221/2012 stabilisce l’automatico rinnovo per ulteriori 5 anni delle concessioni demaniali purché finalizzate allo scopo turistico o sportivo. E questo è proprio il caso del “Duca degli Abruzzi”, porticciolo turistico in cui si allenano gli atleti che da sempre portano in alto il nome di Genova nelle competizioni nazionali, internazionali e olimpiche. Tale legge, inoltre, precisa che l’automatico rinnovo avviene anche nel caso in cui, come Genova, le aree del Demanio siano gestite dall’Autorità Portuale.
Il presidente Merlo ha invitato Genova a scegliere: o il lavoro o gli interessi di pochi privati. Ma questa è la sua visione: il Comitato replica affermando che, scegliendo il tombamento del porticciolo, verrebbe messo a rischio il futuro occupazionale delle circa 300 persone impiegate dai cinque circoli”.
Il Comitato del Porticciolo Duca degli Abruzzi ha quindi ribadito che la parte del progetto Blue Print relativa al porticciolo non è appropriata e ipotizza e teme che l’unico vero obiettivo sia solamente il tombamento dello stesso realizzato, parafrasando le parole del presidente Merlo, per difendere “interessi particolari e anacronistici e inspiegabili rendite di potere”.