Genova – Una statua istallata “a sorpresa” in piazza Martinez, nel quartiere di San Fruttuoso, all’insaputa del Comune e delle Istituzioni cittadini.
E’ mistero fitto per la statua comparsa nei giardini di piazza Martinez, e di cui non sa nulla nessuno.
La scultura sarebbe stata posizionata, senza aver chiesto alcuna autorizzazione “per evitare le complicazioni burocratiche” dallo stesso artista che, in una nota, ha informato i Media del suo “gesto”.
La presenza della statua sta suscitando molta curiosità da parte dei passanti e dei residenti che hanno scoperto il curioso manufatto ed hanno iniziato a domandarsi di cosa si tratti.
La scultura rappresenta una ragazzina che maneggia uno smartphone. Una piccola targa posizionata accanto all’opera rivela poche informazioni rendendo ancora più “misteriosa” l’operazione.
In molti si sono domandati il perchè della statua ma, soprattutto, se si trattasse di un’operazione condivisa dal Comune o se ci si trova davanti ad una “provocazione” come usa nel mondo dell’Arte.
In realtà l’opera è stata donata “alla cittadinanza” da Giovanni da Monreale, un artista urbano che sta operando in alcuni progetti di recupero urbano e sociale in diverse città d’Italia.
Secondo lo stesso artista il progetto prevede “l’inserimento di statue rappresentanti scene di vita quotidiana in luoghi inconsueti delle Città in modo che la società possa “riflettersi”.
L’autore definisce l’opera “un regalo alle mie amate Città in un’Italia in “crisi”, economica, ma sopratutto culturale”.
La statua comparsa in piazza Martinez è intitolata “15” e rappresenta una ragazzina di quindici anni “che naviga con uno smartphone, una scena comune che critica l’uso eccessivo degli schermi, l’assentarsi dalla realtà per vivere in mondi virtuali…la tecnologia negli ultimi anni ha portato tutti noi a cambiare le nostre abitudini, sopratutto quelle dei più giovani ai quali dovremo prestare più attenzione ed indirizzarli ad un uso moderato ed intelligente dei nuovi strumenti”.
Il luogo, secondo l’artista, “è stato scelto dopo un primo sopralluogo tecnico, un’attenta riflessione e la volontà di arricchire una piazza popolare”.
L’istallazione non è unica, l’artista ha comunicato che fanno parte della serie le sculture “Games” e “8”; Bambini che giocano con delle console istallate nelle città di Bologna, Livorno, Lucca, Torino e Pietrasanta.
“La mia è una donazione alla città e ai cittadini – spiega l’autore – purtroppo troppe complicazioni burocratiche mi portano a non chiedere mai il permesso alle amministrazioni, ma come in tutti i casi, mi tengo disponibile per collaborare con l’amministrazione Genovese sia per il progetto in questione che per progetti futuri. Nonostante non abbia chiesto il permesso, le mie donazioni, nella maggior parte dei casi, sono state approvate dai cittadini e dalle amministrazioni, spero che anche a Genova l’esito sia positivo”.