Genova – Migliorano, all’ospedale San Martino, le condizioni del subacqueo di 50 anni che si è sentito male durante un’immersione sul relitto della petroliera Haven, davanti alle coste di Arenzano.
L’uomo si era immerso ieri per un Santo Stefano diverso dal solito. Insieme a lui il figlio e un gruppo di sub accompagnati da un centro di immersione specializzato in questo tipo di escursioni.
Durante l’immersione, però, qualcosa è andato storto e l’uomo ha perso conoscenza, forse a causa di un malore.
Gli altri sub lo hanno aiutato a riemergere e mentre dal gommone di appoggio partiva l’sos verso i vigili del fuoco che hanno subito inviato un elicottero per il soccorso.
Il sub è stato così accompagnato in tutta fretta alla camera iperbarica dell’ospedale San Martino per essere sottoposto ad un ciclo anti embolia.
Il relitto della petroliera Haven ha così rischiato di costare la vita ad un altro sub e si riaccende la polemica sulla sua sicurezza e sulla possibilità di interdire le immersioni.
Solo nel 2015 sono stati 4 i sub che hanno perso la vita nelle immersioni sulla Haven e si trattava di subacquei esperti e che avevano già fatto immersioni di questo tipo.
Il relitto della Haven, affondata al largo di Arenzano nel 1991, è uno dei più “richiesti” dal turismo dei subacquei ed ogni anno sono migliaia i turisti che arrivano da ogni parte del mondo per scendere su ciò che resta della nave.
[mom_video type=”youtube” id=”Ti1NG7eo9l0″]
Leggi anche: Haven, sub morti prima di iniziare l’immersione