Roma – Svolta storica nella telefonia: Telecom non esiste più. O meglio, il suo marchio è stato assorbito da quello della Tim, azienda delle telefonia mobile nata dalla stessa Telecom. Il nuovo simbolo è stato presentato ieri Roma in occasione dell’annuncio di un nuovo piano di investimenti da qui a febbraio. La scelta non è casuale, ma arriva in un momento in cui molte grosse aziende europee stanno spostando il cuore della propria offerta dalla telefonia fissa a quella mobile.
“Telecom vuole tornare a essere percepita per quella che è – ha detto dal palco il presidente Giuseppe Recchi – la casa della tecnologia, della costruzione del futuro. Se si pensa all’innovazione pensiamo alla California e noi vogliamo essere la California dell’immaginario collettivo. Del resto in innovazione investiamo qualcosa come 3,5 miliardi all’anno”.
Telecom sopravviverà nel listino di piazza affari e come “brand company”, in segno continuità con la storia passata. Una storia che affonda le proprie radici negli anni ’20 del secolo scorso, quando nasceva la “Società idroelettrica del Piemonte”. Oggi Telecom è azienda leader in Italia nel settore della telefonia, con il 32% del mercato nel mobile e 12 milioni di clienti nel fisso. La svolta attuale punta a una maggiore integrazione dei 2 settori, con nuove offerte per quel che riguarda la visione di video. “Un cambio di visione e una ripartenza in grande stile – ha promesso l’Ad Marco Patuano – Telecom rappresenta la nostra solidità, Tim la nostra freschezza”.