Genova – Gli operai dell’Ilva di Cornigliano tornano in fabbrica e tolgono l’assedio alla Prefettura dopo l’arrivo della lettera del Ministero dello Sviluppo Economico che conferma la presenza del sottosegretario Simona Vicari all’incontro fissato per il 4 febbraio a Roma.
Ancora una volta ha vinto la diplomazia e, dopo la trattativa per lasciare i mezzi pesanti, con le forze dell’ordine che sbarravano la strada al corteo e la tensione che arrivava alle stelle, l’arrivo della lettera dal Ministero ha riportato la calma e ha spinto gli operai a tornare in fabbrica.
Una vera e propria “trattativa”, quella condotta sin dalle prime ore del mattino, davanti ai cancelli dell’Ilva di Genova Cornigliano tra rappresentanti dello Stato e quelli dei lavoratori.
Prima si è trattato per bloccare i mezzi pesanti che la polizia non poteva lasciar avvicinare al centro cittadino, e poi per far rientrare il blocco di piazza Corvetto e davanti alla Prefettura.
Fortunatamente ha prevalso sempre il buon senso e la trattativa ha dato i suoi frutti.
Gli operai Ilva attendono ora l’esito delle decisioni del Governo sull’inserimento della clausola sociale, che imporrebbe all’acquirente il mantenimento degli attuali dipendenti, e sul prezzo dell’operazione.
Nel frattempo, dai vertici Ilva, arriva la denuncia dei gravi danni che sarebbero stati causati da questi giorni di protesta: circa 2 milioni di euro di perdite al giorno e l’enorme danno di immagine per il gruppo Riva che potrebbe aprire una vertenza in Tribunale.