Roma – Non ci sarà alcun rinvio della ddl Cirinnà in commissione parlamentare.
E’ questo quanto deciso pochi minuti dopo l’apertura della seduta del Senato, oggi radunato per discutere il disegno di legge sulle “unioni civili”.
Il voto è avvenuto per alzata di mano e ha evidenziato il respingimento delle cosiddette “pregiudiziali di costituzionalità”, ovvero sia quelle parti di una legge (o di un disegno di legge, ndr) che si trovano in contrasto con la Costituzione stessa.
Il confronto adesso si sposterà sulla discussione dei diversi emendamenti depositati nelle ultime settimane per rallentare il decorso parlamentare del ddl Cirinnà.
Particolarmente nutrita è la lista di emendamenti depositata dalla Lega Nord, che avrebbe però manifestato l’intenzione di ridurre da 4500 a 500 le intenzioni di emendamento, a patto che il dibattito parlamentare venga svolto nella maniera più adeguata, ovvero sia con discussione che entrino nel merito delle diverse questioni.
La Lega Nord ha da sempre manifestato particolare interesse per l’argomento legato ad eventuali adozioni all’interno di coppie omosessuali e al tema delle “stepchild adoptions”, caro al ministro dell’Interno Angelino Alfano, che troverà la decisa volontà di approvazione del PD, intenzionato a garantire una discussione del ddl civile e dettagliata, purché rapida.